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YouTube porta l’AI di Veo 3 negli Shorts video



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La piattaforma di streaming lancia nuovi strumenti AI per trasformare l’esperienza dei contenuti brevi: video generativi, editing avanzato e persino brani musicali creati a partire da dialoghi

Pubblicato il 22 set 2025



YouTube Veo 3

YouTube accelera sull’AI. Dal 23 settembre gli utenti avranno accesso a Veo 3, il nuovo generatore video sviluppato da Google che ha già messo in agitazione sviluppatori di videogiochi e registi – per creare brevi video verticali. A questo si aggiungono altri strumenti AI integrati direttamente nell’app dedicata agli Shorts.


Video brevi in stili infiniti

Gli utenti potranno realizzare clip di 8 secondi con una varietà pressoché illimitata di stili e toni. Oltre al generatore video, YouTube ha annunciato funzioni per il montaggio, l’aggiunta di oggetti e movimenti, e la possibilità di applicare look artistici personalizzati. Non solo: sarà persino possibile prendere una battuta di dialogo e trasformarla in una canzone.

Made On YouTube 2025: Edit with AI

I primi paesi e i limiti

La distribuzione partirà da Stati Uniti, Canada, Regno Unito e altri mercati selezionati. Ogni contenuto sarà etichettato come “generato dall’intelligenza artificiale” nella descrizione, ma al momento non esiste un filtro che consenta di escludere questi video dal feed. La versione di Veo 3 integrata in YouTube è semplificata: meno risoluzione rispetto a quella premium e maggiore rapidità di utilizzo.


Le reazioni dell’industria: entusiasmo e preoccupazione

Il debutto di Veo 3 lo scorso maggio aveva già suscitato una reazione mista: entusiasmo per le sue capacità avanzate e timore per le implicazioni creative e industriali.
«Abbiamo visto tantissime cose interessanti che non avevamo idea sarebbero accadute con il lancio di Veo», ha dichiarato Eli Collins, vicepresidente di prodotto presso Google DeepMind, sottolineando come l’immaginazione online sembri non avere confini.


Podcast e intelligenza artificiale

L’AI non si ferma ai video: YouTube la porta anche nei podcast, settore in cui la piattaforma è diventata la più utilizzata al mondo nel 2024. Tra le novità, suggerimenti automatizzati su quali parti trasformare in clip o Shorts e la conversione di contenuti audio in video, utile per chi lavora soprattutto con format audio-first.

Made On YouTube 2025: Speech to Song

Un trend che corre più veloce delle diffidenze

Resta l’incognita su come gli utenti accoglieranno questo incremento di contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Gli analisti avvertono che lo scetticismo resta alto, ma le aziende non rallentano.

Meta ha lanciato un’app AI autonoma ad aprile e punta ad applicare l’AI anche alla pubblicità entro il 2026.

OpenAI, invece, lavora a un lungometraggio in gran parte realizzato con AI, mentre Google festeggia il sorpasso della sua app Gemini su ChatGPT, diventata la più scaricata gratis sull’App Store di Apple.

«Le persone diranno pure che non amano e che non si fidano dei contenuti generati dall’AI», ha osservato Jasmine Enberg, principal analyst di Emarketer. «Anche se questo può essere vero, non significa che non li stiano utilizzando».

Un passo verso la democratizzazione dell’intelligenza artificiale generativa

L’arrivo di Veo 3 su YouTube Shorts segna un passo importante nella democratizzazione dell’intelligenza artificiale generativa, ma solleva più di un interrogativo. Da un lato, la semplificazione degli strumenti spalanca nuove opportunità creative a milioni di utenti, rendendo accessibile ciò che fino a pochi mesi fa era riservato a sviluppatori e professionisti. Dall’altro, l’assenza di filtri per distinguere o escludere i contenuti “generati dall’intelligenza artificiale” rischia di accelerare il cosiddetto AI slop: un sovraccarico di contenuti di qualità incerta che può erodere la fiducia del pubblico.

A livello economico, YouTube punta chiaramente a difendere la propria leadership nei contenuti brevi dall’avanzata di TikTok e Meta, trasformando l’AI in leva competitiva. Ma resta il nodo centrale: l’adozione massiva di queste tecnologie non solo ridefinirà il concetto di creatività, ma aprirà anche nuovi fronti di regolamentazione, trasparenza e sostenibilità del modello di business.

In altre parole, YouTube sta premendo sull’acceleratore dell’innovazione, ma la strada rischia di diventare scivolosa se non verranno posti argini alla proliferazione indiscriminata dei contenuti generati dall’AI.


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