La Commissione Europea ha lanciato un nuovo strumento di whistleblowing dedicato all’AI Act, progettato per consentire a cittadini, lavoratori e operatori del settore di segnalare in modo riservato e anonimo eventuali violazioni della legge sull’intelligenza artificiale. Le segnalazioni arrivano direttamente all’EU AI Office, il centro di competenza dell’UE per la governance dell’AI.

Indice degli argomenti:
Segnalazioni possibili in ogni lingua e formato
Il sistema permette di inviare informazioni in qualunque lingua ufficiale dell’UE e in qualsiasi formato, favorendo la partecipazione da parte di chiunque disponga di dati rilevanti. L’obiettivo è intercettare tempestivamente comportamenti rischiosi che possano mettere in pericolo diritti fondamentali, salute pubblica o fiducia dei cittadini nell’innovazione tecnologica.
Crittografia e anonimato come pilastri
Lo strumento utilizza meccanismi certificati di crittografia per garantire la massima riservatezza. Una delle funzioni chiave è la casella di posta sicura, che consente al segnalante di ricevere aggiornamenti, rispondere a richieste di chiarimento e seguire l’avanzamento dell’indagine, senza rivelare la propria identità.
Perché il whistleblowing è cruciale per l’AI Act
L’AI Act mira a promuovere uno sviluppo dell’AI innovativo ma sicuro, tutelando diritti, sicurezza e stato di diritto. Le segnalazioni anonime giocano un ruolo essenziale per individuare tempestivamente pratiche dannose o irregolari, contribuendo a costruire un ecosistema europeo dell’AI trasparente e affidabile.
Un sistema pensato per provider e sviluppatori di AI
Il nuovo strumento è rivolto anche ai fornitori di modelli di AI general-purpose e ai sistemi soggetti a requisiti specifici, che possono segnalare comportamenti rischiosi all’interno delle proprie filiere. Documenti e prove possono essere allegati sia al momento della segnalazione iniziale che durante la comunicazione successiva con l’AI Office.
Tutele e limiti della protezione legale
Sebbene la riservatezza sia garantita, la protezione legale contro le ritorsioni prevista dalla Direttiva sul whistleblowing si applicherà alle violazioni dell’AI Act solo dal 2 agosto 2026. Tuttavia, alcune attività connesse – come sicurezza dei prodotti, tutela dei consumatori, privacy e sicurezza informatica – possono già rientrare nell’ambito della direttiva e beneficiare delle sue tutele.
Un passo avanti per un’AI più sicura e trasparente
Con questo nuovo strumento, l’AI Office rafforza la propria capacità di monitorare e far rispettare la legge, consolidando un sistema di governance europeo dell’AI basato su fiducia, trasparenza e responsabilità. La Commissione ribadisce il proprio impegno a trattare ogni segnalazione con attenzione, integrità e massima protezione del segnalante.







