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La Commissione UE lancia il nuovo strumento per segnalare violazioni dell’AI Act



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Il sistema permette a chiunque di inviare informazioni riservate su possibili rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale (whistleblowing), direttamente all’European AI Office, garantendo crittografia avanzata, protezione dei dati e una comunicazione continua senza compromettere l’anonimato

Pubblicato il 25 nov 2025



whistleblower AI Act

La Commissione Europea ha lanciato un nuovo strumento di whistleblowing dedicato all’AI Act, progettato per consentire a cittadini, lavoratori e operatori del settore di segnalare in modo riservato e anonimo eventuali violazioni della legge sull’intelligenza artificiale. Le segnalazioni arrivano direttamente all’EU AI Office, il centro di competenza dell’UE per la governance dell’AI.

whistleblower AI Act

Segnalazioni possibili in ogni lingua e formato

Il sistema permette di inviare informazioni in qualunque lingua ufficiale dell’UE e in qualsiasi formato, favorendo la partecipazione da parte di chiunque disponga di dati rilevanti. L’obiettivo è intercettare tempestivamente comportamenti rischiosi che possano mettere in pericolo diritti fondamentali, salute pubblica o fiducia dei cittadini nell’innovazione tecnologica.

Crittografia e anonimato come pilastri

Lo strumento utilizza meccanismi certificati di crittografia per garantire la massima riservatezza. Una delle funzioni chiave è la casella di posta sicura, che consente al segnalante di ricevere aggiornamenti, rispondere a richieste di chiarimento e seguire l’avanzamento dell’indagine, senza rivelare la propria identità.

Perché il whistleblowing è cruciale per l’AI Act

L’AI Act mira a promuovere uno sviluppo dell’AI innovativo ma sicuro, tutelando diritti, sicurezza e stato di diritto. Le segnalazioni anonime giocano un ruolo essenziale per individuare tempestivamente pratiche dannose o irregolari, contribuendo a costruire un ecosistema europeo dell’AI trasparente e affidabile.

Un sistema pensato per provider e sviluppatori di AI

Il nuovo strumento è rivolto anche ai fornitori di modelli di AI general-purpose e ai sistemi soggetti a requisiti specifici, che possono segnalare comportamenti rischiosi all’interno delle proprie filiere. Documenti e prove possono essere allegati sia al momento della segnalazione iniziale che durante la comunicazione successiva con l’AI Office.

Tutele e limiti della protezione legale

Sebbene la riservatezza sia garantita, la protezione legale contro le ritorsioni prevista dalla Direttiva sul whistleblowing si applicherà alle violazioni dell’AI Act solo dal 2 agosto 2026. Tuttavia, alcune attività connesse – come sicurezza dei prodotti, tutela dei consumatori, privacy e sicurezza informatica – possono già rientrare nell’ambito della direttiva e beneficiare delle sue tutele.

Un passo avanti per un’AI più sicura e trasparente

Con questo nuovo strumento, l’AI Office rafforza la propria capacità di monitorare e far rispettare la legge, consolidando un sistema di governance europeo dell’AI basato su fiducia, trasparenza e responsabilità. La Commissione ribadisce il proprio impegno a trattare ogni segnalazione con attenzione, integrità e massima protezione del segnalante.


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