Il settore assicurativo si conferma tra i più maturi nell’adozione dell’AI. Secondo uno studio di Accenture, oltre il 71% delle compagnie ha già superato la fase sperimentale e sta integrando l’IA nei propri processi e modelli operativi.
L’Insurance si posiziona al secondo posto tra le industrie più avanzate nell’utilizzo dell’AI, con una quota di aziende frontrunner del 10% in Italia, rispetto all’8% globale. Un altro 61% è in fase di implementazione attiva.
Questi numeri fotografano un comparto in profonda trasformazione, spinto da una crescita costante e dall’emergere di nuovi driver competitivi.
Le previsioni di Accenture indicano una crescita dell’8,1% entro il 2025, a conferma della solidità del trend.

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La disruption tecnologica cambia le regole del gioco
La disruption non è più un evento eccezionale, ma la nuova normalità del settore assicurativo.
Tra il 2021 e il 2025, l’indice di disruption tecnologica è aumentato del 37%, segno che l’IA non rappresenta più solo uno strumento di innovazione, ma la spina dorsale dell’evoluzione industriale.
Le applicazioni dell’AI stanno già trasformando le aree chiave del business:
- Marketing e distribuzione: campagne iper-personalizzate e profilazioni avanzate grazie all’IA generativa.
- Underwriting: automazione dei rischi standard e supporto decisionale per quelli complessi.
- Gestione sinistri: modelli “no touch” end-to-end, senza intervento umano.
- Servizio clienti: agenti virtuali e assistenti conversazionali semplificano comunicazioni e documentazione.

Dall’agente tradizionale al “super-agente IA”
Nel nuovo scenario, l’agente assicurativo evolve in un partner ibrido, dove tecnologia e competenze umane si fondono.
Nasce così il “super-agente IA”, figura capace di operare su tutto il journey distributivo – dalla prevendita al post-vendita – migliorando efficienza, velocità e personalizzazione.

Accenture definisce tre livelli del nuovo modello:
- Utility Agent: gestisce task specifici come la generazione di contenuti o la raccolta documentale.
- Super Agent: coordina più utility agent per attività complesse come preventivi e stipule.
- Orchestrator Agent: armonizza persone e algoritmi, adattando processi e interazioni ai bisogni del cliente.
Questo approccio consente alle compagnie di superare l’automazione frammentata e costruire un ecosistema interconnesso in cui ogni elemento, umano o digitale, contribuisce alla creazione di valore.

Photo ©DarioOrlandi2014 (www.darioorlandi.com)
“Negli ultimi anni, il settore assicurativo ha registrato una crescita sostenuta e costante e le previsioni indicano che il 2025 possa chiudersi confermando il trend positivo, con una crescita attesa dell’8,1% rispetto al 2024. I dati sul settore evidenziano, inoltre, un ruolo sempre più centrale del canale fisico che è destinato a rafforzarsi grazie anche alle nuove tecnologie, fino alla diffusione di ‘super-agenti IA’, un nuovo modello in cui persone e algoritmi collaborano in modo complementare, con significativi benefici in termini di efficienza operativa, qualità della relazione con il cliente e capacità di personalizzazione dei servizi”, afferma Daniele Presutti, senior managing director Insurance di Accenture.
La nuova frontiera delle competenze digitali
“L’IA Generativa è già una risorsa concreta per il settore assicurativo – spiega Daniele Presutti, senior managing director Insurance di Accenture – soprattutto in ambiti come vendita, distribuzione e marketing. Per renderla davvero pervasiva sarà necessario investire in competenze digitali e attrarre nuovi talenti capaci di guidare questa trasformazione.”
Il futuro dell’assicurazione è dunque collaborativo: un equilibrio tra intuizione umana e potenza algoritmica, dove il “super-agente IA” diventa il simbolo di una nuova era dell’intermediazione assicurativa.







