L’AI Initiative+ (AI+ Initiative) rappresenta la nuova piattaforma strategica con cui la Cina intende spingere l’intelligenza artificiale oltre i confini della ricerca e inserirla nel cuore della crescita economica, della modernizzazione industriale e della competizione geopolitica.
Indice degli argomenti:
AI Initiative+: La Cina accelera verso la leadership globale nell’intelligenza artificiale
Nel dicembre 2024, la Cina ha lanciato l’AI Initiative+, un programma strategico nazionale volto a integrare l’intelligenza artificiale in tutti i settori chiave dell’economia e della governance. Questo piano rappresenta l’evoluzione concreta del “New Generation AI Development Plan” del 2017, progettato non solo per diffondere la tecnologia, ma per farne il motore centrale della crescita economica, della modernizzazione industriale e della proiezione geopolitica del Paese.
Obiettivi strategici
L’AI Initiative+ ha come principale obiettivo la diffusione dell’AI in quasi tutti i settori economici, compresi manifattura, sanità, finanza, agricoltura e pubblica amministrazione. Parallelamente, il piano mira a ridurre la dipendenza da tecnologie straniere, con un’attenzione particolare ai semiconduttori e ai modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), che costituiscono oggi la base delle principali applicazioni AI.
Sul piano internazionale, l’iniziativa punta a posizionare la Cina come leader nella definizione degli standard globali dell’intelligenza artificiale, proponendo una governance sicura e inclusiva, capace di esercitare influenza sul quadro regolatorio mondiale.
Strumenti e iniziative
Per raggiungere questi obiettivi, il governo cinese ha stanziato investimenti pubblici significativi destinati alla costruzione di data center e reti di calcolo ad alte prestazioni, con l’intento di sostenere sia le grandi aziende sia le piccole e medie imprese. Le PMI, in particolare, possono accedere a programmi di voucher che permettono di usufruire di potenza di calcolo AI a costi ridotti, favorendo la diffusione capillare della tecnologia. Un ruolo fondamentale è affidato alla collaborazione con le aziende private: colossi tecnologici nazionali come Alibaba, Baidu e Tencent, insieme a startup emergenti come DeepSeek e Zhipu, stanno sviluppando piattaforme cloud e modelli AI avanzati destinati a implementazioni su larga scala.
Contestualmente, le autorità hanno definito un quadro normativo volto a garantire l’uso responsabile dell’AI, ponendo attenzione alla privacy dei dati, alla sicurezza informatica e alla responsabilità algoritmica, in modo da bilanciare innovazione e controllo dei rischi.
DeepSeek sta crescendo
Il 29 settembre 2025, la startup cinese DeepSeek ha rilasciato un nuovo modello AI, DeepSeek-V3.2-Exp, definito come “passo intermedio” verso la prossima generazione di architettura. Questo modello introduce il meccanismo “Sparse Attention“, progettato per ridurre i costi computazionali e migliorare le capacità di elaborazione del linguaggio naturale.
Inoltre, DeepSeek ha ridotto i prezzi delle sue API di oltre il 50%, rendendo l’uso dell’AI più accessibile per le imprese cinesi. Questo sviluppo intensifica la competizione nel settore AI, sfidando sia i leader domestici come Alibaba sia i giganti internazionali come OpenAI (Reuters).
Impatti economici
L’adozione diffusa dell’AI promette di avere impatti profondi sull’economia cinese. L’automazione dei processi industriali e l’ottimizzazione operativa sono destinati a incrementare l’efficienza e a ridurre i costi, mentre lo sviluppo di soluzioni innovative stimolerà nuovi mercati e opportunità nei settori sanitario, energetico, logistico e finanziario. Inoltre, la strategia punta a rafforzare la competitività globale della Cina, trasformando il Paese in un hub di innovazione attrattivo per investimenti esteri e talenti internazionali.
Secondo fonti governative, entro il 2030 l’iniziativa potrebbe generare un aumento del contributo dell’AI al PIL cinese superiore al 15%, un dato che riflette sia l’adozione diffusa nei settori produttivi sia la crescita del mercato dei servizi digitali (Fonte: South China Morning Post, 2024).
Questo incremento sarebbe il risultato dell’automazione dei processi industriali, dell’ottimizzazione delle operazioni aziendali e dello sviluppo di nuove soluzioni in vari settori chiave (Morgan Stanley).
Rischi e sfide
Nonostante le opportunità, il percorso dell’AI Initiative+ è costellato di sfide complesse. La Cina resta parzialmente dipendente da forniture estere critiche, in particolare semiconduttori avanzati, e le restrizioni imposte dagli Stati Uniti potrebbero rallentare lo sviluppo di tecnologie AI sofisticate. Le disparità regionali rappresentano un ulteriore ostacolo: alcune aree più sviluppate beneficeranno rapidamente della nuova infrastruttura, mentre regioni meno avanzate rischiano di restare indietro, ampliando il divario tecnologico interno.
Sul piano sociale, l’uso massivo dell’AI solleva questioni etiche rilevanti, tra cui la privacy dei cittadini, il rischio di sorveglianza e l’impatto occupazionale, che richiedono politiche attente e regolamentazioni efficaci (Fonte: China Daily, 2024).

Prospettive geopolitiche
Sul fronte internazionale, l’AI Initiative+ ha una valenza strategica significativa. La Cina cerca di sviluppare soluzioni autonome per ridurre la dipendenza dalle tecnologie occidentali, sfidando la leadership tecnologica degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, Pechino punta a influenzare la definizione degli standard globali dell’AI attraverso iniziative come la Global AI Governance Initiative, promuovendo modelli regolatori che riflettano la propria visione di sviluppo sicuro e controllabile.
In parallelo, la Cina sta cercando di costruire alleanze tecnologiche con paesi in via di sviluppo, favorendo l’adozione dell’AI su scala globale e rafforzando la propria influenza geopolitica (Fonte: East Asia Forum, 2025).
AI Initiative+, occasione di modernizzazione industriale del Paese
L’ AI Initiative+ rappresenta una strategia complessa e sistemica che intreccia innovazione tecnologica, politica industriale e diplomazia internazionale. Se attuata con successo, l’iniziativa potrebbe accelerare significativamente la modernizzazione industriale cinese, rafforzare la competitività globale del Paese e influenzare la governance internazionale dell’AI per i prossimi decenni.
La capacità della Cina di superare sfide tecnologiche, normative e sociali determinerà se l’AI Initiative+ diventerà davvero il motore della sua leadership globale nell’intelligenza artificiale.
Automazione industriale e investimenti
La Cina ha compiuto significativi progressi nell’automazione industriale, installando 295.000 robot industriali nel 2024, quasi dieci volte il numero registrato negli Stati Uniti. Questo risultato è stato possibile grazie a un’iniziativa statale di prestiti industriali da 1,9 trilioni di dollari, mirata a spostare gli investimenti dal settore immobiliare alla manifattura (New York Post).
Investimenti aziendali in AI
Le principali aziende tecnologiche cinesi stanno aumentando significativamente i loro investimenti in intelligenza artificiale. Alibaba, ad esempio, ha annunciato un incremento degli investimenti in AI oltre i 53 miliardi di dollari, parte di un’iniziativa infrastrutturale più ampia da 380 miliardi di yuan. Questo impegno sottolinea la determinazione dell’azienda a competere a livello globale nel campo dell’intelligenza artificiale (Investopedia).
Sfide e rischi
Nonostante i progressi, l’AI Initiative+ affronta diverse sfide. Le restrizioni all’esportazione di tecnologie avanzate, come i chip AI, da parte di paesi come gli Stati Uniti, potrebbero limitare la capacità della Cina di sviluppare e implementare soluzioni AI avanzate.
Inoltre, le disparità regionali nello sviluppo tecnologico potrebbero ostacolare una diffusione uniforme dell’AI e ampliare il divario tra le aree più sviluppate e quelle meno avanzate.
Prospettive geopolitiche
Sul piano internazionale, la Cina sta cercando di influenzare la definizione degli standard globali per l’intelligenza artificiale attraverso iniziative come la Global AI Governance Initiative. Questo approccio mira a promuovere una governance globale dell’AI sicura e inclusiva, rafforzando la posizione della Cina nel panorama tecnologico internazionale (ansi.org).
Proiezioni di crescita e ROI
Secondo le analisi di Morgan Stanley, gli investimenti in intelligenza artificiale in Cina potrebbero raggiungere un ritorno del 52% sul capitale investito entro il 2030, con un punto di pareggio previsto già nel 2028. Questo suggerisce che, nonostante le sfide, l’AI Initiative+ potrebbe offrire significativi benefici economici nel lungo periodo (Morgan Stanley).
Confronto con gli Stati Uniti
Nel 2024, gli Stati Uniti hanno registrato investimenti privati in intelligenza artificiale pari a 109,1 miliardi di dollari, quasi 12 volte superiori ai 9,3 miliardi di dollari della Cina. Tuttavia, la Cina ha compensato questa differenza con investimenti pubblici significativi e una strategia mirata a ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere (Stanford HAI).
Dimensione e crescita del settore AI in Cina
Nel 2024, il settore dell’intelligenza artificiale in Cina ha registrato una crescita significativa, con un valore di mercato che ha superato i 900 miliardi di yuan (circa 126,7 miliardi di dollari USA), con un incremento annuo del 24% (Xinhua). Questo sviluppo è stato accompagnato da un aumento del numero di imprese attive nel settore, che ha superato le 5.300 unità, rappresentando circa il 15% del totale globale (Xinhua).
Anno | Valore del Mercato (in miliardi di yuan)
---------|-------------------------------------------
2019 | 300
2020 | 400
2021 | 500
2022 | 600
2023 | 750
2024 | 900
Investimenti pubblici e privati in AI in Cina (2019-2024) – in miliardi di dollari
Anno | Investimenti Pubblici | Investimenti Privati
---------|--------------------|--------------------
2019 | 10 | 5
2020 | 15 | 6
2021 | 20 | 7
2022 | 25 | 8
2023 | 30 | 9
2024 | 35 | 10
```
*Fonte: South China Morning Post, Investopedia 2024-2025.*
Robot industriali installati in Cina vs USA (2024)
Paese | Robot Industriali Installati
-----------|---------------------------
Cina | 295,000
USA | 30,500
```
*Fonte: NY Post, 2025.*
Contributo stimato dell’AI al PIL Cinese (%)
Anno | Contributo AI al PIL
---------|--------------------
2020 | 3%
2022 | 5%
2024 | 8%
2026 | 10%
2028 | 12%
2030 | 15%
```
*Fonte: Morgan Stanley, 2025.*
Confronto investimenti in AI – Cina vs USA (2024) – in miliardi di dollari
Paese | Investimenti Totali
---------|------------------
USA | 109,1
Cina | 9,3
```
*Fonte: Stanford HAI, 2025.*
---
Crescita del numero di aziende AI in Cina (2019-2024)
Anno | Numero di Aziende
---------|----------------
2019 | 2,800
2020 | 3,200
2021 | 3,700
2022 | 4,200
2023 | 4,800
2024 | 5,300
```
*Fonte: English News CN, 2024.*
Conclusioni
L’AI Initiative+ rappresenta una componente fondamentale della strategia della Cina per diventare un leader globale nell’intelligenza artificiale. Sebbene affronti diverse sfide, la sua attuazione potrebbe portare a significativi progressi tecnologici ed economici, con implicazioni profonde per la struttura industriale, la competitività globale e la governance internazionale dell’AI.







