Mark Zuckerberg ha svelato un nuovo manifesto sull’intelligenza artificiale, delineando la sua idea di “superintelligenza personale”, una visione dell’AI al servizio dell’individuo. In parallelo, Meta ha annunciato un investimento imponente fino a 72 miliardi di dollari in infrastrutture AI per il 2025, segnando una delle mosse strategiche più ambiziose della Big Tech.
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Meta accelera nella corsa all’AI
Nel presentare i risultati del secondo trimestre, Meta ha anche reso noto l’impegno crescente sul fronte AI. Già a giugno, la società aveva investito 14,3 miliardi di dollari in Scale AI, assumendo il CEO Alexandr Wang e lanciando la nuova divisione Meta Superintelligence Labs, dedicata alla ricerca sui modelli fondamentali.
Secondo la CFO Susan Li, le spese totali per il 2025 oscilleranno tra i 114 e i 118 miliardi di dollari, con una quota compresa tra 66 e 72 miliardi destinata all’infrastruttura AI.
Una visione controcorrente rispetto ai giganti del settore
Zuckerberg ha evidenziato una netta differenza rispetto alla filosofia di aziende come OpenAI e Google: “Altri vogliono un’intelligenza centrale che automatizzi tutto il lavoro utile, mentre noi puntiamo a dare potere agli individui.”
Il focus di Meta sarà creare sistemi in grado di aiutare le persone a realizzare i propri obiettivi, vivere esperienze uniche, coltivare relazioni e crescere personalmente. L’obiettivo non è sostituire l’essere umano, ma potenziarlo.
Dispositivi intelligenti al centro della strategia
Nel suo memorandum, Zuckerberg ha lasciato intravedere un futuro dominato da dispositivi personali “intelligenti” – come occhiali in grado di percepire il contesto visivo e sonoro dell’utente – che diventeranno la principale interfaccia con l’AI.
In questo scenario, Reality Labs – la divisione Meta che sviluppa tecnologie AR/VR – avrà un ruolo chiave, integrando questi dispositivi nella vita quotidiana.
Crescita del personale e sfide etiche
Meta prevede un’espansione significativa del personale in aree strategiche come l’intelligenza artificiale. Nel 2026, l’aumento delle retribuzioni per i migliori talenti AI sarà il secondo fattore di crescita delle spese aziendali.
Tuttavia, Zuckerberg non ha ignorato i rischi. “La superintelligenza porterà nuove sfide di sicurezza. Dovremo essere rigorosi nella mitigazione dei rischi e attenti a cosa decidiamo di rendere open source.”
Il decennio decisivo
Per Zuckerberg, i prossimi anni saranno fondamentali per stabilire il ruolo che l’AI avrà nel nostro futuro. “Questo decennio sarà decisivo per capire se la superintelligenza sarà uno strumento di emancipazione o un mezzo per sostituire larghe fasce della società.”
Meta scommette tutto su una visione in cui l’AI diventerà un alleato personale, e non un manager impersonale dell’umanità.






