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Vittoria parziale per OpenAI: sospesa la sanzione del Garante privacy da 15 mln di euro



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La sospensione cautelare della multa imposta dall’Autorità a OpenAI riaccende il dibattito sull’uso dei dati personali da parte dei chatbot. La decisione del Tribunale di Roma segna un primo, importante passo per la società americana, che ora dovrà affrontare il merito della questione legata alla protezione dei dati e alla trasparenza del trattamento delle informazioni

Pubblicato il 4 apr 2025



ChatGPT tribunale allucinazioni

 Il Tribunale di Roma ha emesso, il 21 marzo 2025, un’ordinanza che sospende temporaneamente la sanzione di 15 milioni di euro inflitta dal Garante per la protezione dei dati personali a OpenAI, la società madre di ChatGPT. Il provvedimento, che riguarda un’ipotesi di violazione del Regolamento UE sulla protezione dei dati (GDPR), è stato sospeso con effetto cautelare, in attesa di una decisione finale sul merito. La decisione del tribunale arriva dopo che OpenAI aveva annunciato l’intenzione di impugnare la sanzione, ritenendo l’importo sproporzionato, soprattutto in riferimento al fatturato generato dalla società in Italia.

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