OpenAI cambia pelle e trasforma ChatGPT in una piattaforma completa per costruire, distribuire e monetizzare applicazioni basate sull’intelligenza artificiale. Al DevDay 2025 di San Francisco, Sam Altman ha svelato una serie di novità che rafforzano l’ecosistema per sviluppatori e aziende, con un obiettivo chiaro: ridurre al minimo il tempo che separa un’idea dal prodotto finito.
“È il miglior momento della storia per essere un builder. Oggi passare dall’idea al prodotto è più rapido che mai”, ha dichiarato Altman sul palco.
Indice degli argomenti:
ChatGPT diventa un ambiente di sviluppo
La novità più evidente è l’arrivo delle app integrate direttamente in ChatGPT, una mossa che trasforma il chatbot da semplice interfaccia conversazionale a hub di sviluppo interattivo. Gli sviluppatori potranno creare applicazioni personalizzate, distribuirle agli utenti e persino monetizzarle, tutto all’interno dell’ecosistema OpenAI.
A supporto di questa visione arriva anche AgentKit, una suite di strumenti per costruire e gestire agenti AI autonomi capaci di interagire con dati, API e ambienti esterni in modo flessibile e sicuro.
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Codex diventa pubblico, arriva Sora 2 e GPT-5 Pro
Un altro annuncio di peso riguarda Codex, il modello di programmazione di OpenAI, ora disponibile pubblicamente per tutti gli sviluppatori. Al suo fianco, la società introduce due nuovi modelli: Sora 2, dedicato alla generazione video di nuova generazione, e GPT-5 Pro, pensato per applicazioni enterprise ad alte prestazioni.
L’AI come infrastruttura globale
Nel suo intervento, Altman ha ricordato la missione originaria di OpenAI, fondata nel 2015 per “garantire che l’intelligenza artificiale generale porti benefici all’intera umanità”. “Costruiamo modelli di frontiera e li rendiamo accessibili in modo responsabile attraverso prodotti come ChatGPT e la nostra piattaforma per sviluppatori”, ha ribadito.

Oggi OpenAI vanta oltre 4 milioni di sviluppatori attivi sulle proprie API, 800 milioni di utenti settimanali su ChatGPT e 5 milioni di account aziendali a pagamento. L’infrastruttura elabora più di 6 miliardi di token al minuto – circa 8.800 miliardi al giorno – con un calo dei costi del 42% sui modelli standard e del 95% su quelli di ragionamento.
Codex domina, la produttività esplode
Il modello GPT-5 Codex è già tra i più utilizzati nella storia di OpenAI, con oltre 40mila miliardi di token elaborati e un incremento d’uso di dieci volte rispetto ad agosto 2024. All’interno della stessa azienda, quasi tutti gli ingegneri lo impiegano quotidianamente, completando in media il 70% di pull request in più rispetto ai colleghi che non lo usano.
Le “app in ChatGPT” trasformano la chat in una piattaforma interattiva
Al DevDay 2025 OpenAI ha ufficialmente presentato le app in ChatGPT, una nuova categoria di esperienze interattive che vivono direttamente all’interno della conversazione. Non si tratta più solo di parlare con un assistente virtuale: ora ChatGPT diventa un vero ambiente operativo, capace di ospitare applicazioni che rispondono in linguaggio naturale e si fondono perfettamente con il contesto della chat.
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Prime integrazioni e disponibilità

Le prime app integrate sono già disponibili per gli utenti dei piani Free, Go, Plus e Pro, anche se con una limitazione geografica: la funzione non è ancora attiva nel Regno Unito e nei Paesi dell’Unione Europea, dove verrà rilasciata in seguito.
I partner di lancio includono Booking.com, Canva, Coursera, Expedia, Figma, Spotify e Zillow, con undici nuove collaborazioni previste entro la fine dell’anno.
Un SDK open source per costruire esperienze dentro la chat
Gli sviluppatori possono già iniziare a creare le proprie app grazie alla Apps SDK, un framework open source basato sul Model Context Protocol (MCP) — lo standard aperto che collega ChatGPT a dati e strumenti esterni.
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Verso una piattaforma economica integrata
Nel corso dell’anno, OpenAI aprirà la pubblicazione delle app con una directory ufficiale, dove gli utenti potranno scoprire, installare e gestire le proprie esperienze preferite.
Ma il vero cambiamento arriverà con l’introduzione dell’Agentic Commerce Protocol, un nuovo standard che permetterà pagamenti e checkout istantanei direttamente nella chat, abilitando la monetizzazione dei servizi in modo sicuro e trasparente.
Codex diventa stabile: l’agente AI di OpenAI trasforma la programmazione collaborativa
OpenAI porta Codex alla sua prima versione stabile, segnando un nuovo passo nell’evoluzione della programmazione assistita dall’AI. Basato sul modello GPT-5 Codex, l’agente è ora disponibile per l’uso generale con tre novità chiave:
- integrazione con Slack,
- un SDK dedicato
- strumenti avanzati di amministrazione per team e aziende.
Coding direttamente in Slack
Grazie alla nuova integrazione con Slack, gli sviluppatori possono ora menzionare @Codex in un canale o in un thread per delegare attività, chiedere chiarimenti o completare operazioni di codice senza lasciare la chat.
L’agente analizza automaticamente il contesto della conversazione, identifica l’ambiente di lavoro corretto e restituisce un link al task completato su Codex Cloud, dove è possibile continuare l’iterazione o applicare subito le modifiche.
Il risultato è un flusso di lavoro in cui AI e team umani collaborano in modo naturale, senza interruzioni tra comunicazione e sviluppo.
Un SDK per portare Codex ovunque
Il nuovo Codex SDK permette di integrare l’agente direttamente in strumenti, app o pipeline personalizzate. Progettato per sfruttare al meglio le capacità di GPT-5 Codex, l’SDK gestisce output strutturati, contesto persistente e ripresa automatica delle sessioni, mantenendo la coerenza del ragionamento tra più interazioni.
Disponibile inizialmente per TypeScript, sarà presto esteso ad altri linguaggi.
OpenAI ha inoltre introdotto una GitHub Action dedicata, che consente di eseguire comandi Codex nei processi CI/CD tramite il prompt codex exec – utile per automazioni di revisione, testing e refactoring.
Controllo e governance per le aziende
Sul fronte enterprise, OpenAI ha lanciato nuovi strumenti di amministrazione pensati per dare ai responsabili IT maggiore controllo e trasparenza. Gli amministratori dei piani Business, Edu ed Enterprise possono ora modificare o eliminare ambienti cloud, definire policy di sicurezza per l’uso locale dell’agente, impostare configurazioni gestite e monitorare in tempo reale l’attività di Codex tramite dashboard analitiche che tracciano uso e qualità delle revisioni.
Un’adozione in rapida crescita
Dalla preview di maggio, l’utilizzo quotidiano di Codex è cresciuto di oltre dieci volte, superando i 40 trilioni di token elaborati. È già in uso presso aziende come Duolingo, Vanta, Cisco e Rakuten, oltre che internamente in OpenAI, dove viene impiegato dalla quasi totalità degli ingegneri.
Secondo i dati diffusi dall’azienda, gli sviluppatori che utilizzano Codex fondono e revisionano il 70% di pull request in più ogni settimana e individuano i bug più rapidamente, migliorando la qualità del codice prima della produzione.

Disponibilità e piani
L’integrazione con Slack e il Codex SDK sono disponibili per i piani Plus, Pro, Business, Edu ed Enterprise, mentre le funzionalità di amministrazione avanzata restano riservate ai livelli aziendali.
Dal 20 ottobre, i task eseguiti nel cloud inizieranno a concorrere al consumo Codex previsto per ciascun piano, segnando il passaggio definitivo a un modello di utilizzo stabile e scalabile.
Sora 2: OpenAI ridisegna i confini dell’intelligenza artificiale multimodale
OpenAI alza l’asticella con Sora 2, la nuova generazione del suo modello video-generativo, ora disponibile tramite API. Il sistema rappresenta un salto netto in termini di realismo, controllo e coerenza fisica, portando la generazione di video AI a un livello mai visto nelle versioni precedenti.
La nuova versione Pro amplia le possibilità di personalizzazione: durata, formato, risoluzione, rapporto d’aspetto, sound design e persino dialoghi sincronizzati possono essere regolati nei minimi dettagli.
Il modello accetta prompt testuali o immagini statiche come input e consente di generare variazioni di clip esistenti, mantenendo intatto lo stile visivo e narrativo.

Al momento Sora 2 non elabora ancora video come input, ma permette già di eseguire remix e modifiche dinamiche delle sequenze generate.
“È un passo verso modelli che comprendono il mondo in movimento e sanno rappresentarlo in modo credibile”, ha commentato Sam Altman, definendo Sora 2 un punto di svolta verso una AI multimodale capace di unire linguaggio, immagine e suono in un’unica struttura coerente.
GPT-5 Pro: affidabilità e controllo per l’AI aziendale
Accanto a Sora, OpenAI ha presentato GPT-5 Pro, un modello pensato per settori ad alta sensibilità come finanza, sanità e ambiti legali, dove precisione e prevedibilità sono fondamentali.
Rispetto alle versioni standard, GPT-5 Pro garantisce risultati più stabili, parametri di configurazione più dettagliati e una gestione ottimizzata dello stato delle conversazioni, caratteristiche ideali per applicazioni enterprise su larga scala.

I “mini-modelli” per velocità e costo ridotto
OpenAI ha inoltre introdotto due nuove varianti leggere:

- GPT-image-1 mini, pensato per la generazione rapida di immagini su app mobili e web;
- GPT-realtime-mini, progettato per dialoghi vocali immediati con tono naturale, ideale per assistenti e dispositivi interattivi.

Entrambi riducono costi e latenza fino all’80% rispetto ai modelli principali, aprendo la strada a esperienze AI più agili e accessibili.
Un ecosistema integrato per costruire, testare e distribuire AI
Con l’arrivo delle Apps SDK, della suite AgentKit, della disponibilità pubblica di Codex e dei nuovi modelli come Sora 2 e GPT-5 Pro, OpenAI consolida la sua visione di una piattaforma unificata per lo sviluppo AI.
L’obiettivo: creare un ecosistema organico e coerente in cui gli sviluppatori possano passare senza attriti dalla prototipazione al rilascio, riducendo drasticamente i tempi di sviluppo e integrando linguaggio, visione e azione in un’unica infrastruttura.






