In un panorama digitale in cui rilevanza e reputazione sono inscindibili, la misurazione di brand safety e suitability sta evolvendo. Al cuore di questa rivoluzione si trova l’analisi del contesto a pagina intera basata su AI che sta sostituendo i modelli obsoleti basati su semplici keyword, troppo spesso responsabili di blocchi eccessivi e della perdita di opportunità di posizionamento. L’obiettivo è chiaro: garantire la massima precisione nella valutazione dei contenuti, favorendo decisioni intelligenti sui media, senza far affidamento sui dati personali.
Indice degli argomenti:
Adozione dell’analisi emotiva e del sentiment
L’impiego di modelli multimodali consente un targeting preciso su tutti i format, assicurando la fiducia e la trasparenza nel posizionamento degli annunci. Un esempio concreto dell’efficacia di questo sistema è il benchmark che IAS utilizza, che mostra un tasso di impression bloccate pari solo allo 0,25% sull’open web, sulla base delle misurazioni post-bid degli ultimi 30 giorni.
L’adozione dell’analisi emotiva e del sentiment permette agli inserzionisti di ottimizzare la qualità dei media e di rivolgersi in modo molto accurato a contesti rilevanti, promuovendo la fiducia e la trasparenza negli acquisti media. I metodi tradizionali spesso interpretano erroneamente il contesto, filtrando contenuti premium sicuri per il brand.
Ad esempio, un brand di abbigliamento sportivo potrebbe bloccare la parola “shot” a causa della sua associazione con la violenza, ma “shot” è anche una parola comunemente usata quando si parla di sport. Distinguere queste sfumature può assicurando una protezione reale e intelligente.
AI generativa e brand safety: un approccio cross-format
Con l’evoluzione del consumo dei media digitali, sono state ampliate le capacità di classificazione del contesto, fornendo agli inserzionisti una visione unificata delle prestazioni delle loro campagne. Modelli multimodali sfruttano l’intelligenza artificiale di ultima generazione e decostruiscono ogni fotogramma multimediale, includendo testo, audio, immagini e video, per analizzare il sentiment e le emozioni riflessi nei contenuti su larga scala. Questo approccio cross-format garantisce che i media vengano pubblicati accanto a contenuti adatti al brand senza comprometterne prestazioni e scalabilità: un solido livello di protezione che tutela la reputazione del brand e supporta la crescita aziendale a lungo termine.
La granularità dell’analisi permette inoltre agli inserzionisti di costruire connessioni significative con il pubblico, ottimizzando la spesa pubblicitaria e salvaguardano la loro immagine, allineandosi ai propri obiettivi di brand safety & suitability.
La misurazione Context Control
Dal lancio nel 2020, la misurazione Context Control si è affermata come fattore fondamentale per un nuovo livello di prestazioni pubblicitarie e brand value. Aiuta gli inserzionisti a indirizzare contenuti pertinenti in linea con gli obiettivi di marketing in un ambiente sicuro e protetto su misura per loro.
Il caso Renault
Ad esempio, Renault, uno dei principali player automotive, mirava ad aumentare la visibilità del proprio sito web e le conversioni. Utilizzando Context Control Targeting, soluzione per il contesto senza cookie, la casa automobilistica ha ottenuto un aumento del 53% del tasso di clic, un aumento dell’8,4% del tasso di conversione e un miglioramento del 3% del costo per clic. Il Context Control significa risultati migliori per gli inserzionisti, ma anche una rappresentazione più equa per gli editori, che beneficiano di un minor numero di blocchi errati e di una classificazione più accurata dei contenuti di qualità.

AI e brand safety: il futuro dei modelli multimodali
Guardando al futuro, modelli multimodali progettati per analizzare insieme testo, immagini e video consentiranno una comprensione dinamica e simile a quella umana dei contenuti, fornendo ai brand informazioni più intelligenti e adattive su tutti i format multimediali in tempo reale. Il futuro del targeting contestuale risiede nella sua capacità di fornire annunci pertinenti in base ai contenuti erogati, sfruttando l’intelligenza artificiale per migliorare la precisione e la scalabilità e facilitare strategie omnichannel coerenti.
Il passaggio all’intelligence del contesto guidata dall’AI offre un’opportunità importante: consentire ai brand di bilanciare la sicurezza con la scalabilità attraverso la comprensione del contesto in ogni tipologia di format. La sfida consiste nell’adattarsi all’evoluzione del tipo di contenuti e alle sfumature del sentiment. Ma con i modelli basati sull’intelligenza artificiale, gli inserzionisti possono proteggere il proprio brand e allo stesso tempo accedere ad ambienti ad alte prestazioni e adeguati, che prima erano off-limits a causa dell’eccessivo blocco di singole keyword.
Sfruttando una strategia multilevel, che include l’implementazione di controlli pre e post-bid, il miglioramento della governance e l’ottimizzazione continua delle impostazioni, tra gli altri asset, gli inserzionisti possono mettere in campo l’approccio scelto per allinearlo ai valori unici del proprio brand e agli obiettivi di ogni singola campagna.