Navis Sapiens è il nuovo paradigma tecnologico della cantieristica navale, per creare le navi ‘intelligenti’ di Fincantieri, il colosso italiano del settore.
L’azienda sta sviluppando il progetto con l’obiettivo di creare una nuova generazione di navi, dotata di un’architettura digitale in grado di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, provenienti da migliaia di sensori.
Questo sistema consente all’unità navale di apprendere dai propri modelli operativi. Con diversi vantaggi: migliorare costantemente efficienza e sicurezza delle attività, ottimizzare la rotta, i consumi, la manutenzione e la gestione dei sistemi di bordo. E anche adattarsi alle diverse condizioni operative.
Una Navis Sapiens potrà inoltre comunicare in maniera innovativa con la terraferma e con altre unità, con l’obiettivo di creare una flotta interconnessa. Le prime navi del nuovo corso dovrebbero essere pronte tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2026.
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Navi in grado di ‘imparare’ dalle loro attività
Si tratta in pratica di sviluppare un ecosistema digitale evoluto, basato su piattaforme scalabili, componibili e aperte, che trasforma le navi in vere e proprie unità cognitive, ovvero in grado di “imparare” nuovi linguaggi e nuove funzionalità durante il loro ciclo di vita e di attività.
Questa capacità, che utilizza intelligenza artificiale, big data e connettività, consentirà alle navi di Fincantieri non solo di prendere decisioni migliori in tempo reale, ottimizzare l’efficienza e garantire i più alti livelli di sicurezza e sostenibilità, ma anche di sfruttare tecnologie oggi acerbe o sconosciute che si renderanno disponibili nel prossimo futuro.

Niente più obsolescenza digitale
Le imbarcazioni e i modelli di Fincantieri, in questo modo, “non andranno incontro a obsolescenza digitale”, spiegano i progettisti: “al contrario, acquisiranno sempre maggiore valore nel tempo. Dal punto di vista degli armatori si tratta di una rivoluzione, perché una nave con un ‘cervello’ è un prodotto e sistema che evolve, sviluppa capacità sempre nuove, che possono essere installate o aggiornate a bordo nel corso della vita operativa, anziché essere un prodotto per il quale è necessario investire per preservarne le capacità di partenza”.
Infatti, un altro degli obiettivi principali del progetto è minimizzare l’investimento a lungo termine – il Total cost of ownership – per i clienti di Fincantieri, consentendo allo stesso tempo la migliore integrazione funzionale e l’interoperabilità dei sistemi.

Le rotte hi-tech di Navis Sapiens
Inoltre, le prerogative di Navis Sapiens, sistema fondato su piattaforme aperte che possono essere raggiunte e popolate dai soggetti coinvolti, favoriranno la comunicazione tra tutti gli stakeholder della nave, sia a bordo, migliorando l’esperienza dei passeggeri e degli equipaggi, sia a terra, coinvolgendo direttamente il porto di attracco, l’Autorità portuale, la catena di fornitura a terra e la rete commerciale di riferimento.
L’intero sistema si basa su un’architettura intelligente, che integra e combina una serie di tecnologie innovative:
Intelligenza artificiale e Machine learning, per analizzare in tempo reale le condizioni operative e ottimizzare le prestazioni della nave.
Internet of Things (IoT), per la gestione interconnessa dei sistemi di bordo, consentendo un monitoraggio continuo e predittivo.
Digital Twin, per simulare il comportamento della nave in vari scenari, migliorando manutenzione e sicurezza.
Automazione evoluta, per ridurre il margine di errore umano e migliorare la gestione delle operazioni.

Transizione Green e cybersicurezza
Un altro aspetto centrale di Navis Sapiens è il suo contributo alla transizione verde per la riduzione delle emissioni inquinanti nel settore marittimo. Le soluzioni previste includono l’ottimizzazione dei consumi energetici a bordo, nonché la gestione intelligente dei rifiuti e delle acque di zavorra, minimizzando l’impatto sugli ecosistemi marini.
Non solo. “Con l’aumento della digitalizzazione, la sicurezza informatica diventa una priorità. Navis Sapiens introduce un nuovo approccio alla cybersecurity a bordo, ma anche tecnologie in grado di migliorare la gestione dei rischi”, anticipano gli ingegneri di Fincantieri, “con sistemi predittivi per la manutenzione o il monitoraggio continuo della sicurezza a bordo attraverso sensori e AI”.
Conclusione
Il progetto “si inserisce nel più ampio piano di trasformazione industriale del Gruppo Fincantieri”, spiegano dall’azienda, “che punta a un modello sempre più intelligente, adattativo, scalabile e connesso, che integri le più evolute tecnologie digitali per contribuire a rendere la cantieristica sempre più innovativa, sostenibile e competitiva a livello globale”.







