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L’AI promette di incrementare il PIL italiano dell’1,8% entro il 2035, ma mette a rischio 6 milioni di posti di lavoro



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L’analisi di Confcooperative sottolinea la necessità di un modello di sviluppo centrato sulle persone. Secondo il presidente, Maurizio Gardini, l’AI dovrebbe essere un supporto per le persone, non un sostituto. L’uso dell’AI è più diffuso tra i giovani lavoratori, con il 35,8% dei giovani tra i 18 e i 34 anni

Pubblicato il 5 mar 2025



AI HR

Secondo il Focus Censis Confcooperative, l’intelligenza artificiale promette di incrementare il PIL italiano di 38 miliardi di euro entro il 2035, pari a un aumento dell’1,8%. Tuttavia, questa crescita economica presenta un lato oscuro: circa 6 milioni di lavoratori rischiano di essere sostituiti dall’automazione, mentre 9 milioni potrebbero vedere l’AI integrarsi nelle loro mansioni.

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