indagine Indeed-YouGov

L’AI è sempre più utilizzata nel recruitment



Indirizzo copiato

Il 38% dei recruiter a livello globale ne fa già uso, in Italia sono il 29%. Tra i vantaggi: identificazione dei candidati e mitigazione dei bias. Un approccio ibrido uomo-AI è fondamentale per risultati migliori. Il 58% dei datori di lavoro lamenta un aumento delle difficoltà di assunzione e il 76% mancanza di profili idonei

Pubblicato il 24 apr 2025



job curator

In un mercato del lavoro “sempre più competitivo e in rapida trasformazione”, le aziende affrontano “una sfida cruciale: trovare i talenti con le competenze giuste”. Un’indagine di Indeed realizzata in collaborazione con YouGov rivela che assumere è diventato “più difficile”, con il “58% dei datori di lavoro partecipanti al sondaggio che lamenta un aumento delle difficoltà di assunzione negli ultimi 3 anni. Questa percentuale sale al 63% in Italia.

Un problema centrale è la mancanza di profili con requisiti in linea rispetto alle proprie esigenze, che affligge il 76% degli intervistati, con percentuali ancora più significative (+10% rispetto alla media) in Italia. Per far fronte a questa situazione, sempre più recruiter stanno iniziando a fare ricorso ai tool di intelligenza artificiale.

AI nel recruitment: adozione globale e scenario italiano

L’indagine Indeed-YouGov, che ha coinvolto 5.666 datori di lavoro in 11 Paesi nel mondo, tra cui l’Italia (1005 persone in cerca di lavoro e 506 datori di lavoro), mostra che quasi 1 recruiter su 2 (44%) si appoggia a più strumenti rispetto al passato. Nello specifico, il 38% degli intervistati dichiara di aver già utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per il recruitment.

Il Paese leader nell’adozione dell’AI nel recruiting è l’India, con il 68% dei responsabili del recruitment ad avere usato l’AI. Seguono l’Australia (52%) e gli Stati Uniti (45%). In Italia, hanno fatto ricorso all’AI 1 recruiter su 3 (29%).

AI recruitment

I settori all’avanguardia e l’investimento nel tempo

L’uso dell’intelligenza artificiale negli strumenti di recruiting è particolarmente diffuso in alcuni settori. Tra questi, spiccano l’IT e telecomunicazioni (58%), i servizi finanziari (49%) e la contabilità (48%). Tuttavia, l’AI sta guadagnando terreno anche in altri ambiti, come le costruzioni (46%) e il marketing e le PR (42%), che mostrano percentuali superiori al 40%. I recruiter sembrano pronti a investire nelle nuove tecnologie: il 98% dei recruiter si dichiara disposto a investire questo tempo per ottenere risultati migliori nei propri processi di selezione, con un notevole 51% disponibile a dedicare un considerevole ammontare di tempo.

AI recruitment

Come l’AI supporta il processo di selezione

L’intelligenza artificiale viene vista come un valido supporto per diverse attività nel processo di recruitment. Il 50%” dei recruiter la indica come utile per identificare i candidati, mentre il 49% la utilizza per la valutazione degli stessi e per personalizzare il processo di recruitment. L’AI è anche considerata un valido aiuto per la scrittura delle job description (45%) e, cosa importante, per individuare e mitigare i bias.

Gianluca Bonacchi, talent strategist advisor di Indeed, sottolinea che “L’AI può essere un valido strumento per il recruitment”. Tuttavia, specifica che “L’obiettivo dell’utilizzo di questi strumenti, tuttavia, non deve essere quello di sostituire l’elemento umano, ma di potenziarlo; con benefici sia per i candidati, sia per i team di recruiting”. L’AI può “aprire nuove prospettive di carriera ai candidati” e contemporaneamente “aiutare i recruiter a prendere decisioni più efficaci e imparziali”. Secondo Bonacchi, “È l’approccio ibrido, che combina AI e sapere umano, che può garantire i migliori risultati”.

Rischi e approccio responsabile

Nonostante i benefici, l’intelligenza artificiale non è priva di rischi. Per garantire processi di selezione equi ed efficaci per tutti, Indeed ritiene che un approccio responsabile è fondamentale. L’azienda si avvale di un comitato etico dedicato, composto da esperti multidisciplinari (ingegneri, sociologi, antropologi, ecc.), per garantire un uso responsabile dell’AI nel processo di selezione.

Articoli correlati