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La sfida della competitività industriale italiana passa per competenze e intelligenza artificiale



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L’industria italiana affronta la doppia transizione green e digitale tra carenza di competenze e invecchiamento della popolazione. Lo studio evidenzia l’AI come leva strategica per produttività e innovazione. Formazione tecnica, AI generativa e partnership internazionali diventano essenziali: senza un piano nazionale sulle competenze, la crescita industriale rischia di rallentare

Pubblicato il 4 set 2025



ANIE AI

L’industria italiana è chiamata a una trasformazione cruciale, tra digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Lo studio “Verso una nuova competitività industriale europea”, realizzato da The European House – Ambrosetti con ANIE Confindustria e il contributo del Research Department di Intesa Sanpaolo, mette in luce criticità e opportunità legate a capitale umano, AI, formazione e mismatch di competenze.

“Disporre delle competenze giuste è fondamentale per non perdere competitività”, sottolinea lo studio, evidenziando i settori elettrotecnico ed elettronico come protagonisti della transizione tecnologica.


AI Generativa: il motore della produttività industriale

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Renato Martire

L’Intelligenza Artificiale Generativa emerge come leva strategica per il futuro del lavoro e della competitività. Secondo il modello TEHA, l’adozione diffusa dell’AI potrebbe liberare fino a 5,7 miliardi di ore di lavoro annue a parità di valore aggiunto e generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto nazionale, equivalente al PIL della Lombardia.

“L’AI non sostituirà l’uomo, ma cambierà profondamente il modo di lavorare”, afferma Renato Martire, vicepresidente di Anie Confindustria. Le competenze digitali e l’interazione con l’AI diventeranno trasversali e imprescindibili per ogni ruolo tecnico e manageriale.


Transizione green e smart: opportunità e rischi

Digitalizzazione, decarbonizzazione e adattamento ai cambiamenti climatici stanno trasformando il mercato del lavoro. Tra il 2025 e il 2030, questi trend genereranno 18,5 milioni di posti netti a livello globale. In Italia, il 77% delle nuove assunzioni nel settore elettronico ed elettrotecnico nel 2023 ha richiesto competenze green (media nazionale: 35%).

Le offerte di lavoro con competenze green crescono più rapidamente dei lavoratori formati, evidenziando un divario crescente. L’AI può diventare uno strumento chiave per accelerare la formazione e colmare questo gap.


Competenze digitali e STEM: l’Italia indietro

Solo il 49% degli italiani possiede competenze digitali di base (media OCSE: 71%). Nelle discipline STEM, solo 18,5 laureati ogni 1.000 giovani tra 20 e 29 anni (media UE: 19,9%).

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La formazione continua resta critica: nel 2022, solo il 10% della popolazione in età lavorativa ha ricevuto aggiornamenti professionali (media UE: 13%). L’integrazione di AI nei percorsi formativi potrebbe amplificare l’efficacia di upskilling e reskilling.


Industria in affanno

Il 75% delle imprese del settore segnala carenza di competenze tecniche e specialistiche, con conseguenze concrete: il 69% ha rallentato progetti strategici, il 29% ha perso opportunità di mercato e il 64% teme difficoltà nel trattenere i talenti.

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Dal 2017 al 2023, le posizioni difficili da coprire sono passate dal 37% al 58%, confermando la necessità di interventi strutturali su formazione, orientamento e valorizzazione del lavoro tecnico.


Formazione tecnica e ITS: alleati dell’innovazione

Gli ITS offrono percorsi professionalizzanti flessibili e orientati al lavoro: il tasso di occupazione dei diplomati nel 2023 è dell’84% e le iscrizioni sono aumentate del 38,1% su base annua. Tuttavia, rappresentano solo l’1% della formazione terziaria italiana, contro il 40% in Germania.

Investire nella formazione tecnica e nell’integrazione di strumenti di AI consente di preparare figure capaci di gestire processi digitali avanzati e accelerare la transizione industriale.


L’inverno demografico italiano: una sfida strutturale

Il calo della natalità e l’invecchiamento riducono la forza lavoro: entro il 2050, la popolazione in età lavorativa calerà del 20,5%, il peggior dato UE.

L’adozione dell’AI e l’upskilling tecnico diventano strumenti strategici per compensare la riduzione della forza lavoro e aumentare produttività ed efficienza.


Le proposte ANIE: un piano per competenze e AI

ANIE propone campagne nazionali per valorizzare le professioni tecniche, percorsi formativi integrati (ITS, IFTS, università), tavoli multistakeholder per aggiornare standard formativi, upskilling lungo le filiere e partnership internazionali per attrarre talenti.

“Il capitale umano non è solo un fattore produttivo: è la vera infrastruttura strategica del nostro futuro industriale”, afferma Renato Martire. “Le competenze non sono un accessorio: sono l’asse portante della competitività industriale italiana.”


Lo studio è parte delle celebrazioni dell’80° anniversario di Anie Confindustria, realizzato con CEI, IMQ Group e aziende come ABB, Alstom e Prysmian, con Intesa Sanpaolo come main partner.


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