Abbiamo assistito a numerose novità lungo il nostro percorso, ma una domanda rimane: cosa sarà davvero il metaverso e come verrà realizzato concretamente?

Una risposta a questa domanda arriva da Valeria Portale, direttrice Osservatorio Extended Reality & Metaverse, nel suo intervento nel corso del convegno Osservatorio Extended Reality & Metaverse, del 3 aprile 2025.
Portale parla di un esercizio di “envisioning“. Ma cosa significa fare un esercizio di envisioning?
Indice degli argomenti:
Tecnologie immersive: dati concreti e analisi dei progetti
“I dati concreti su cui ci siamo basati provengono da numerosi report di Forrester, tendenze che abbiamo analizzato, notizie e progetti in corso. Abbiamo esaminato oltre mille progetti, ma la domanda è: dove ci stanno portando questi progetti? Qual è la traiettoria che seguono?“, si chiede Portale.
Vengono identificati una serie di otto megatrend che, seppur classificabili, sono quelli che permetteranno la realizzazione del metaverso e del futuro che immaginiamo.
Megatrend tecnologici: dispositivi e grafica avanzata
“Il primo gruppo di megatrend riguarda gli sviluppi tecnologici, come l’evoluzione dei dispositivi indossabili. Questi strumenti continueranno a evolversi, diventando sempre più ergonomici, performanti e capaci di realizzare ciò che desideriamo nel futuro. Oggi, questi dispositivi sono principalmente industriali e poco utilizzati, ma presto potremmo indossare occhiali esteticamente normali che ci consentiranno di vivere esperienze completamente nuove. Crediamo che questo sia un megatrend fondamentale“, prosegue Portale.
Un secondo megatrend riguarda l’evoluzione della grafica. I sistemi diventeranno sempre più realistici e, probabilmente, andranno oltre la realtà stessa.
L’Intelligenza artificiale e i dati: elementi fondamentali del futuro
“Il terzo elemento riguarda l’intelligenza artificiale, che sarà integrata nei sistemi. Immaginate di indossare occhiali che vi permetteranno di sentire il vostro discorso tradotto automaticamente in diverse lingue, come l’inglese o il cinese. Il futuro vedrà una crescente integrazione dei dati, non solo quelli provenienti dai dispositivi, ma anche da tutto l’ecosistema, inclusi i dati neurologici e di altro tipo, per arricchire l’esperienza“, chiarisce Portale.
Questi sviluppi ci permetteranno di costruire un livello tecnologico avanzato. Il secondo livello riguarda l’esperienza.
Il futuro dell’esperienza: web, 3D, immersione e collaborazione
“L’esperienza nel futuro sarà sempre più immersiva e tridimensionale, che si integrerà con il web 3. L’esperienza sarà sempre più phygital (fisico-digitale), in un contesto di condivisione, dove le piattaforme di collaborazione consentiranno alle aziende di lavorare insieme a distanza su sistemi sempre più evoluti. Già oggi questo avviene, ma immaginate una versione potenziata, in cui la collaborazione sarà quotidiana, con tecnologie che permetteranno di lavorare come se fossimo fianco a fianco, ovunque nel mondo”, prosegue Portale.
Un altro punto chiave è l’evoluzione dell’interoperabilità. A lungo, le piattaforme sono state molto isolate, ma in futuro saremo in grado di vivere esperienze collaborative indipendentemente dalla piattaforma che le offre.
“Sarà possibile passare da una piattaforma all’altra senza problemi, senza dover cambiare visore o sistema di identificazione, per un’esperienza sempre più fluida”, afferma Portale.

L’Interoperabilità e la collaborazione: pilastri del futuro
Infine, ci sono vari fattori che potrebbero accelerare o rallentare questo percorso, come l’evoluzione delle reti e delle tecnologie di connettività, che sono essenziali per garantire una collaborazione globale senza interruzioni. Inoltre, i fondi europei e la crescente potenza di calcolo potrebbero accelerare la diffusione dei dispositivi.
“L’integrazione con altre tecnologie diventerà una base fondamentale per il futuro, con la collaborazione che diventerà il DNA delle aziende. Saranno costantemente chiamate a vedere questi strumenti come strumenti quotidiani per realizzare un nuovo modo di fare business”, aggiunge Portale.
L’evoluzione dell’interoperabilità e i prossimi passi
“Per quanto riguarda l’interoperabilità, il suo sviluppo sarà cruciale. In futuro, avremo molte piattaforme che ci permetteranno di accedere alle stesse esperienze collaborative, indipendentemente dalla piattaforma di origine. Questo è un percorso che ci stiamo prefigurando”, prosegue Portale.
“Per capire come evolveranno questi trend, dobbiamo analizzare quanto siano certi e che impatto avranno. Abbiamo provato a mappare questi trend. Quello che posso dire è che alcuni di questi megatrend sono già realtà e li stiamo vivendo. Altri sono ancora lontani. L’interoperabilità, ad esempio, è un concetto in cui credo molto, ma rimane ancora un’incognita su come verrà realizzato concretamente”, aggiunge Portale.
Conclusioni
In ogni caso, la direzione è chiara. Tutti gli operatori del settore stanno andando verso questa direzione. “Abbiamo visto un mondo B2C ancora alla ricerca della ‘killer application’, ma un mondo B2B che sta già dimostrando l’impatto concreto di queste tecnologie. Nel futuro, tutto ciò sarà potenziato da una tecnologia ancora più avanzata. Se pensiamo a come eravamo dieci anni fa, quando queste tecnologie sembravano lontanissime, credo che tra dieci anni avremo un’evoluzione completamente diversa”, conclude Portale.