HPE investe 4 miliardi nell’Intelligent Edge

In occasione del suo evento Discovery di Las Vegas, la multinazionale IT ha messo sul piatto un progetto miliardario per il prossimo quadriennio. Coinvolte anche le community di sviluppatori di AI 

Pubblicato il 25 Giu 2018

edge AI

In occasione del suo evento Discovery di Las Vegas, la multinazionale IT ha messo sul piatto un progetto miliardario per il prossimo quadriennio. Coinvolte anche le community di sviluppatori di AI 

Dal Discover di Las Vegas, l’evento mondiale che HPE dedica annualmente a clienti e partner, arriva un annuncio di un piano di investimenti che coinvolge da vicino il mondo dell‘Intelligenza artificiale, vale a dire l’Intelligent Edge. La crescente diffusione dell’IoT e degli smart devices rende infatti sempre più importante che i dati veramente importanti siano analizzati il più vicino possibile a dove sono stati generati, senza necessità di passare per il cloud. Così l’intelligenza artificiale, in futuro, dovrà sempre più funzionare a livello locale: grazie all’Intelligent Edge le analisi potranno essere eseguite in modo più rapido, riducendo anche la possibilità di violazione dei dati.

Intelligent Edge: un mercato in crescita

Questo spiega perchè HPE abbia ufficializzato un investimento di 4 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni a favore di tecnologie e servizi per l’Intelligent Edge.  Un mercato, quello dell’intelligent Edge, in cui HPE è già presente, soprattutto grazie al suo brand Aruba, ma dove punta a rafforzarsi decisamente. Viste anche le aspettative di crescita: secondo Gartner, entro il 2022 il 75% dei dati generati dalle aziende verrà creato e trattato al di fuori del data center centralizzato tradizionale o del cloud come conseguenza di progetti di digital business, contro meno del 10% del 2018.

Un cloud distribuito

«I dati sono la nuova proprietà intellettuale, e le aziende che possono distillare intelligence dai loro dati – che si tratti di uno smart hospital piuttosto che di un’autovettura a guida autonoma – saranno coloro che si troveranno davanti a tutti – ha dichiarato Antonio Neri, presidente e chief executive officer di HPE – . HPE è all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie e dei servizi per l’Intelligent Edge, e con questo investimento accelererà la propria capacità di guidare questa categoria in crescita lungo il futuro. La prossima evoluzione nella tecnologia enterprise riguarderà l’architettura edge-to-cloud. Le aziende avranno bisogno di milioni di cloud distribuiti che permettano di ottenere esperienze personalizzate e insight in tempo reale esattamente là dove si svolge l’azione».

HPE: un portafoglio rafforzato

Più specificatamente, questi quattro miliardi saranno destinati a una serie di progetti estremamente rilevanti. Innanzitutto HPE intende creare un proprio portafoglio di servizi professionali e di consulenza specializzati nella trasformazione per l’ambito edge. La multinazionale continuerà poi a impegnarsi per far progredire il proprio Memory-Driven Computing, destinato ad accelerare la velocità, la precisione e l’efficienza del calcolo localizzato a livello periferico. HPE proseguirà infine negli investimenti a favore degli standard aperti e delle tecnologie open source, nel supporto delle community di ingegneri specializzati in software, AI e reti, e nell’ulteriore sviluppo del proprio ecosistema per mezzo di nuove partnership e di ampliamenti di quelle già in atto.

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