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Google Drive, arriva l’AI contro il ransomware: protezione e ripristino immediato dei file



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Il ransomware continua a rappresentare una delle minacce più costose e pervasive per le imprese, con danni medi superiori ai 5 milioni di dollari per incidente. Google risponde con un’innovazione: l’integrazione in Drive di un sistema basato su intelligenza artificiale capace di bloccare gli attacchi e ripristinare rapidamente i file compromessi, riducendo tempi e perdite operative

Pubblicato il 30 set 2025



Google Drive AI

Il ransomware resta tra i rischi informatici più gravi per le aziende, con effetti devastanti su bilanci, continuità operativa e sicurezza dei dati. Settori cruciali come sanità, retail, istruzione, manifattura e pubblica amministrazione sono i più colpiti. Secondo Mandiant, lo scorso anno il 21% delle intrusioni informatiche era legato a ransomware, con un costo medio superiore ai 5 milioni di dollari per incidente.

Se i documenti nativi di Workspace (Docs, Sheets) non sono esposti e ChromeOS non ha mai subito attacchi ransomware, i formati tradizionali (PDF, Microsoft Office) e sistemi come Windows restano vulnerabili. Per questo Google ha potenziato Drive per desktop con un sistema di rilevamento basato su intelligenza artificiale: quando intercetta attività sospette, interrompe automaticamente la sincronizzazione dei file e consente il ripristino con pochi clic.

Block ransomware proliferation and easily restore files in Google Drive

Perché l’approccio tradizionale non basta più

Storicamente, la difesa dal ransomware è stata gestita come un problema di antivirus: isolare il codice malevolo prima che si attivi. Ma il successo crescente degli attacchi dimostra che questa difesa non è sufficiente. Il ransomware è ormai un problema di business continuity: può fermare catene produttive, bloccare operazioni di vendita o interrompere servizi ospedalieri.

Google Drive AI

Una nuova linea di difesa basata sull’AI

La novità introdotta da Google è una protezione di secondo livello: se l’attacco riesce a entrare, viene impedito che diventi efficace. Il modello di intelligenza artificiale, addestrato su milioni di campioni reali, individua i segnali tipici di un attacco – come la cifratura massiva dei file – e isola i documenti, impedendo la sincronizzazione in cloud. In questo modo, il ransomware non riesce a rendere inservibili i dati.

Google Drive AI

Prevenzione e contenimento integrati

Oltre a Drive, anche Gmail e Chrome integrano sistemi di rilevamento che limitano la diffusione del ransomware in rete. L’obiettivo è impedire che un singolo attacco comprometta intere organizzazioni. Per settori come sanità, retail e pubblica amministrazione, queste difese rappresentano un freno a interruzioni di servizio con conseguenze economiche e sociali molto pesanti.

Ripristino rapido senza costi aggiuntivi

Quando Drive rileva attività anomale, blocca la sincronizzazione e invia notifiche via desktop ed email. L’utente, attraverso un’interfaccia intuitiva, può ripristinare rapidamente più file a uno stato precedente e sicuro, senza ricorrere a procedure complesse o software esterni costosi. Questo riduce al minimo sia l’interruzione del lavoro sia la perdita di dati.

Supporto per team IT e amministratori

Gli amministratori mantengono piena visibilità tramite notifiche nella console di gestione e possono consultare log dettagliati sugli incidenti. La funzione è attiva di default ma può essere disabilitata se necessario. Google ribadisce inoltre che i dati degli utenti non vengono utilizzati per fini pubblicitari né per l’addestramento dei propri modelli di AI senza consenso esplicito.

Una protezione per aziende e utenti privati

L’iniziativa di Google introduce un passo importante nella lotta al ransomware, ma apre anche interrogativi. Se da un lato l’AI consente un ripristino semplice e immediato, dall’altro si rafforza la dipendenza delle aziende da ecosistemi proprietari. La vera sfida sarà capire se queste soluzioni sapranno integrarsi in infrastrutture ibride e multicloud senza creare nuovi punti di vulnerabilità


Secondo Bob O’Donnell, presidente e chief analyst di TECHnalysis Research, l’integrazione tra AI e Drive rappresenta “un modo innovativo per affrontare una minaccia sempre più comune e pericolosa, permettendo agli utenti di continuare a lavorare”.

La funzione è già disponibile in open beta ed è inclusa senza costi aggiuntivi nella maggior parte dei piani commerciali di Google Workspace. Anche gli utenti privati possono usufruire della funzione di ripristino file.

Gli utenti privati beneficiano inoltre della funzionalità di ripristino dei file senza costi aggiuntivi. Scopri di più su queste nuove funzionalità e scarica Drive per desktop.


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