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Con l’acquisizione da 11 miliardi di dollari di Confluent, IBM punta sull’AI



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Con un premio del 34% per azione, l’operazione sulla piattaforma di data streaming in tempo reale rafforza l’offerta cloud e software del Gruppo, che parla di “scelta naturale” per “sviluppare l’AI agentica e generativa meglio e più velocemente”, ampliando competenze e mercato

Pubblicato il 9 dic 2025



ibm confluent

L’acquisizione di Confluent per 11 miliardi di dollari è una delle operazioni più rilevanti nella storia del gruppo IBM. L’accordo, che valuta Confluent 31 dollari per azione – pari a un premio di circa il 34% rispetto alla chiusura precedente -consolida il riposizionamento dell’azienda verso software avanzato e intelligenza artificiale.

Secondo IBM, Confluent rappresenta “scelta naturale”, grazie a una piattaforma che “connette, elabora e governa” flussi di dati in tempo reale, un elemento cruciale per alimentare modelli di intelligenza artificiale sempre aggiornati.


Le motivazioni strategiche: i dati come “nuove ferrovie” dell’AI

Arvind Krishna, CEO di IBM, ha dichiarato che l’acquisizione consentirà di “sviluppare l’AI agentica e generativa meglio e più velocemente”.
Rob Thomas, chief commercial officer, ha paragonato la tecnologia di Confluent alle ferrovie della rivoluzione industriale, che “hanno generato la crescita perché hanno collegato le fabbriche alle città, ai porti, alle persone… Confluent è davvero il binario su cui correranno tutti questi agenti e applicazioni”.

L’integrazione permetterà inoltre a IBM di razionalizzare le proprie soluzioni software, sfruttando sovrapposizioni tecnologiche e ampliando al tempo stesso la platea di clienti serviti da Confluent.


Cosa fa Confluent e perché è un asset cruciale per l’AI

Fondata nel 2014 e con sede a Mountain View, Confluent conta oltre 6.500 clienti globali e offre una piattaforma open-source per lo streaming di dati in tempo reale. È utilizzata da aziende come Michelin – per monitorare dinamicamente le scorte – o da Instacart, che sfrutta il servizio per sistemi antifrode e maggiore visibilità sui prodotti.

Dopo la quotazione del 2021 a 36 dollari per azione, il titolo aveva vissuto fasi alterne, rallentando nel 2024-25 a causa della competizione e della decelerazione del cloud. L’annuncio dell’acquisizione arriva al termine di una collaborazione quinquennale tra le due società. L’acquisizione di Confluent è la più rilevante dal 2019, quando IBM comprò Red Hat per 34 miliardi di dollari.


IBM rafforza il portafoglio software dopo HashiCorp e altri deal

L’operazione segue l’acquisto da 6,4 miliardi di dollari del provider cloud HashiCorp all’inizio dell’anno e si inserisce in un’ondata di consolidamenti nell’AI che attraversa l’intera filiera tecnologica, dai data center alla gestione dei dati.
Secondo David O’Hara di MKI Global Partners, “Confluent si inserisce naturalmente nel segmento software di IBM insieme a Red Hat e HashiCorp, colmando una lacuna evidente”.

Nonostante la presenza di colossi come Azure, Google e AWS, gli analisti prevedono che i regolatori interpreteranno la mossa come un rafforzamento, non come un tentativo di “muoversi per monopolizzare lo streaming dei dati”.


Impatti economici e prospettive future

IBM prevede che l’acquisizione contribuirà a incrementare i profitti entro 12 mesi dalla chiusura prevista per metà 2026, con un miglioramento del free cash flow entro due anni.
L’operazione segna un ulteriore passo verso una IBM sempre più orientata al software e all’AI: un tentativo concreto di risalire sul treno tecnologico che ha trasformato il settore negli ultimi decenni.


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