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Cisco aderisce al Rome Call for AI Ethics



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L’appello è un documento pubblicato dal Vaticano nel febbraio 2020 con lo scopo di promuovere lo sviluppo di tecnologie AI che siano trasparenti, responsabili e socialmente utili. I firmatari inaugurali sono stati la Pontificia Accademia per la Vita del Vaticano, Microsoft, IBM, il Ministero Italiano dell’Innovazione e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite

Pubblicato il 24 apr 2024



Rome Call for Ethics

Cisco aderisce al Rome Call for AI Ethics mentre si amplia il dibattito sull’etica dell’AI. La mossa sottolinea il crescente sostegno per la trasparenza, l’inclusione, la responsabilità, l’imparzialità, l’affidabilità, la sicurezza e la privacy nell’AI. Cisco ha deciso di unirsi ad altri leader tecnologici nel Rome Call for AI Ethics dell’AI, in un contesto di crescente consapevolezza della necessità di principi etici nell’intelligenza artificiale.

Cosa è il Rome Call for AI Ethics

L’appello è un documento pubblicato dal Vaticano nel febbraio 2020 con lo scopo di promuovere lo sviluppo di tecnologie AI che siano trasparenti, responsabili e socialmente utili. I firmatari inaugurali sono stati la Pontificia Accademia per la Vita del Vaticano, Microsoft, IBM, il Ministero Italiano dell’Innovazione e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite.

Rome Call for Ethics
Padre Paolo Benanti

Nell’aprile 2021, Papa Francesco ha istituito una fondazione non-profit chiamata Fondazione RenAIssance presso la Pontificia Accademia per la Vita in Vaticano con lo scopo di tutelare e promuovere l’Appello favorendo un più ampio dibattito etico sulle tecnologie digitali nella società. “L’AI è solo l’ultimo anello della catena della trasformazione automatizzata che ha prodotto la rivoluzione industriale”, afferma Padre Paolo Benanti, direttore scientifico della Fondazione RenAIssance.

“La rivoluzione industriale ha dato potere e benessere a alcune persone ma ha prodotto disagio, disuguaglianza e problemi ambientali per molti altri”. L’interesse per lo sviluppo etico dell’AI è una preoccupazione molto sentita anche dall’attuale capo della Chiesa Cattolica Romana, Papa Francesco, che “ha sempre spinto la chiesa all’avanguardia su questioni come migranti, ambiente e ora AI”, dice Benanti.

Tuttavia, è un segno della diffusione del dibattito sull’AI e l’etica che l’appello sia stato firmato da leader ebraici e musulmani nel gennaio 2023 in un incontro che ha visto la partecipazione del Forum di Abu Dhabi per la Pace degli Emirati Arabi Uniti e la Commissione per le Relazioni Interreligiose del Gran Rabbino d’Israele.

L’Appello ha anche attratto il sostegno dal settore privato, includendo organizzazioni diverse come i fornitori di assistenza sanitaria Providence e Somos, l’organismo dei diritti dei consumatori Euroconsumers, l’azienda di machine learning ML cube e il Centro di Studi Avanzati per l’Intelligenza Artificiale in Italia.

Lo sviluppo dell’AI in Cisco guidato da sei principi

Benanti afferma che Cisco sarà un importante aggiunta alla lista. “L’IA non è solo una questione di informazioni e dati”, dice. “È anche una questione di potenza computazionale e connessione, elementi nei quali Cisco ha un ruolo chiave”. Lo sviluppo dell’AI presso Cisco è guidato da sei principi: trasparenza, equità, responsabilità, privacy, sicurezza e affidabilità.

Questi sono in gran parte allineati con i sei principi etici elencati nell’Appello, che sono:

  • Trasparenza, nel senso che i sistemi IA devono essere comprensibili a tutti.
  • Inclusione, che richiede ai sistemi di non discriminare nessuno, perché ogni essere umano ha uguale dignità.
  • Responsabilità, nel senso che deve sempre esserci qualcuno che si assume la responsabilità per ciò che una macchina fa.
  • Imparzialità, nel senso che i sistemi IA non dovrebbero seguire o creare pregiudizi.
  • Affidabilità, per garantire che l’IA possa essere affidabile per applicazioni vitali.
  • Sicurezza e privacy, chiedendo ai sistemi di essere sicuri e rispettare la privacy degli utenti.

I primi sviluppi dell’AI hanno già evidenziato problemi in alcuni di questi ambiti, come l’imparzialità. I sistemi IA sono stati trovati prevenuti in un’ampia gamma di aree, dalla discriminazione nei confronti delle persone di colore alla preferenza per gli uomini rispetto alle donne nella pubblicità di reclutamento. Tali problemi sono forse da aspettarsi in un settore nascente come l’AI. Ma la potenza della tecnologia, che ha portato a crescenti preoccupazioni dei consumatori, significa che è sempre più importante per le aziende, i governi e la società civile prestare attenzione all’appello.

La ricerca Cisco ha mostrato che la maggior parte dei consumatori è preoccupata per come le organizzazioni stanno utilizzando i loro dati personali per l’AI, con il 60% che afferma di aver già perso fiducia nelle organizzazioni a causa del loro uso dell’AI. Benanti dice che creare una base etica per l’AI potrebbe avere benefici che superano di gran lunga quelli che potrebbero essere ottenuti semplicemente seguendo un motivo di profitto.

Per fare un paragone, dice, consideriamo Central Park a New York: si tratta di un terreno acquisito dal comune e quindi sottratto ai costruttori, ma ora aggiunge un valore considerevole alla sua area circostante e alla città in generale. “L’Appello di Roma per l’AI non riguarda la valutazione o la conformità”, dice Benanti. “È un’offerta di valore, per gli individui, per le aziende, per la società, in forma volontaria”. La speranza è che questo diventi sempre più evidente man mano che aziende come Cisco, insieme a istituzioni governative e leader della società civile, aggiungono le loro voci all’Appello – fino al punto in cui i principi etici diventano una parte intrinseca dello sviluppo dell’AI. “Paradossalmente, il miglior risultato sarà quando l’Appello non sarà più necessario, quando potrà scomparire e nessuno se ne accorgerà”, dice Benanti. “Ciò significherà che ha funzionato”.

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