Attraverso Internet e il concetto di cloud è stato possibile costruire servizi che in qualche modo sono diventati una sorta di memoria collettiva dell’umanità, non intesa in senso storico, questa è la bizzarria, ma come collezione delle memorie episodiche delle singole persone affacciate on-line, prima con l’intermittenza dei momenti in cui si accedeva con computer ancorati a un tavolo ma poi sempre più continui, dopo l’epocale momento in cui si è presentato “[…] un iPod, un telefono e un comunicatore Internet”, “[…] non tre dispositivi separati ma un singolo dispositivo”. Dopo poco tempo tutti sono stati costantemente collegati a Internet, capaci di aggiornare la memoria collettiva on-line e di popolare profili accurati catalogati presso aziende sempre più grandi.
ANALISI
AI su Cloud: etica e responsabilità, problemi ancora da risolvere
Le informazioni, realizzate con un approccio spontaneo, senza intenti di autorevolezza o persistenza nel tempo producono immancabili bias e imprecisioni intorno alla prosa generata dagli LLM o alla verosimiglianza delle immagini generate dai potenti strumenti disponibili
IT Manager Imola Informatica

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