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AI per i giuristi: risultati più accurati con la ricerca semantica



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Attraverso gli algoritmi di apprendimento, basati sul deep learning, il giurista, oggi, rispetto alla sua controversia ha a disposizione più elementi di un tempo che possano essere oggetto di valutazione

Pubblicato il 31 lug 2024

Federico Casa

avvocato – socio fondatore dello studio legale Casa & Associati



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Occorre domandarsi se i sistemi di AI aiutino il giurista a risolvere uno dei suoi problemi cruciali: la previsione della decisione del giudice. A questa soluzione, sin dagli anni Ottanta del secolo scorso, erano dedicati i sistemi basati sulla conoscenza e sugli algoritmi tradizionali, i quali dovevano essere tenuti ben distinti da quelli che erano utilizzati dall’informatica giuridica documentaristica, che si occupa di studiare i programmi informatici che agevolano la ricerca nelle banche dati giuridiche. In questa direzione vanno sempre più affinandosi programmi che consentono di determinare, rispetto a una determinata questione, pur proposta in modo astratto, quali siano le decisioni giurisprudenziali di legittimità e di merito che siano andate in un senso e quelle che sono state di senso contrario.

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