L’AI non elimina posti di lavoro, li trasforma. Il timore di una “apocalisse occupazionale” dovuta all’intelligenza artificiale è in parte un mito. Secondo analisi recenti, i ruoli professionali stanno invece evolvendo e l’AI contribuisce oggi alla crescita di posti di lavoro e salari, specialmente nei settori più esposti alla tecnologia. I dati mostrano che tra il secondo trimestre 2023 e lo stesso periodo del 2025 i salari reali nelle professioni con forte presenza di AI sono cresciuti del 3,8%, rispetto allo 0,7% degli altri lavori, suggerendo che la tecnologia ridisegna piuttosto che ridurre l’occupazione (Fonte: Axios).
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Lavoro e AI: niente panico, nascono nuove professioni e nuove competenze
L’intelligenza artificiale non sta cancellando il lavoro umano, ma lo sta trasformando e sta creando ruoli inediti, dalle annotazioni dati agli specialisti di governance AI. Le competenze umane – comunicazione, leadership e comprensione del contesto – diventano essenziali. Cresce la richiesta di figure ibride come “forward-deployed engineer” e chief AI officer, mentre l’ecosistema professionale si adatta alla nuova economia digitale

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