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Data Act e intelligenza artificiale: ecco i 7 impatti che i team AI devono gestire



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L’applicazione del Data Act ridefinisce l’accesso ai dati IoT e crea intersezioni critiche con l’AI Act, generando nuove responsabilità, rischi sanzionatori e sfide nella protezione dei segreti commerciali. Imprese e P.A. devono ripensare governance, portabilità cloud, qualità dei dati e trasparenza dei modelli, in un ecosistema normativo più complesso

Pubblicato il 9 dic 2025

Andrea Michinelli

Avvocato – FIP (AIPP) – ISO/IEC 27001 e 42001 – Of counsel 42 Law Firm



Data driven strategy
Data driven strategy

Il Data Act (Reg. UE 2023/2854) è entrato ufficialmente in applicazione, quasi integrale (alcune parti lo saranno successivamente), il 12 settembre 2025 – venti mesi dopo l’entrata in vigore dalla pubblicazione in Gazzetta UE dell’11 gennaio 2024[1]. Si affianca a un mosaico normativo che comprende tra l’altro il GDPR, l’AI Act e, da pochi giorni, persino la nuova Legge italiana n. 132/2025 sull’intelligenza artificiale.

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