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Il 2026 sarà l’anno della verità per l’AI: le previsioni di SAS



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Investimenti più rigorosi, governance solida, agenti AI maturi e nuova centralità dei CIO. Tra pressioni su ROI, etica, sostenibilità e dati sintetici, sopravvivranno solo i progetti capaci di generare valore misurabile e responsabilità per l’intero ecosistema tecnologico e organizzativo globale

Pubblicato il 19 nov 2025



AI 2026

Il 2025 si chiude con un sentimento duplice nei confronti dell’intelligenza artificiale: da un lato i progressi straordinari, dall’altro il timore crescente di una possibile bolla, insieme alle preoccupazioni per l’impatto energetico e per i molti progetti di GenAI falliti. Secondo gli esperti di SAS, il 2026 sarà il momento decisivo, quello in cui il settore dell’AI dovrà dimostrare maturità e responsabilità, traducendo le promesse in risultati concreti.

Nonostante le difficoltà, il futuro non è necessariamente oscuro. I thought leader di SAS lanciano un appello alla responsabilità: solo una gestione rigorosa dei dati e un approccio all’AI basato su affidabilità e trasparenza permetteranno di sbloccare il vero potenziale della tecnologia.


Infrastrutture e sostenibilità

Il declino dei data center

Secondo Jared Peterson, Senior Vice President, Platform Engineering, SAS, gli enormi investimenti nei data center mostreranno presto i loro limiti: “i costi supereranno i ricavi”. Le big tech cercheranno alternative più sostenibili, mentre gli economisti potranno dire di aver previsto questo scenario.


ROI, investimenti e governance

La rivoluzione nella spesa per l’AI

I CFO non sono più disposti a finanziare progetti sperimentali senza garanzie. “Dopo miliardi sprecati in applicazioni basate su ChatGPT”, osserva Manisha Khanna, Senior Product Manager, AI & Generative AI, SAS, solo i progetti capaci di dimostrare ritorni misurabili in 6-12 mesi sopravvivranno. L’era dell’innovazione AI come giustificazione a prescindere è finita.

Il mercato dell’AI alla resa dei conti

Per Stu Bradley, Senior Vice President, Fraud & Security Intelligence, il 2026 sarà l’anno della selezione naturale: sopravvivranno solo le soluzioni con governance solida e impatto verificabile. I progetti “vanitosi” verranno eliminati, mentre cresceranno gli investimenti su orchestrazione dei dati, modelli affidabili e trasparenza.


Ruoli e leadership nell’AI

Il CIO diventa Chief Integration Officer

Secondo Jay Upchurch, Chief Information Officer, SAS, l’avvento degli agenti AI trasformerà radicalmente il ruolo dei CIO, chiamati a orchestrare ecosistemi complessi in cui l’integrazione e la governance saranno centrali.

Empowerment umano invece di sostituzione

Per Bryan Harris, Chief Technology Officer, SAS, i leader si troveranno davanti a un bivio: usare l’AI per tagliare posti di lavoro o per potenziare le persone. “L’intelligenza artificiale deve potenziare, non sostituire”, afferma Harris, indicando una direzione che richiederà coraggio e visione.


AI agentica e nuovi modelli organizzativi

Gli agenti AI come colleghi di lavoro

Nel 2026, prevede Udo Sglavo, Vice President, Applied AI and Modeling R&D, SAS, gli agenti AI diventeranno veri e propri collaboratori: eseguiranno compiti, condivideranno informazioni e apprenderanno assieme alle persone. Le aziende si troveranno a operare in team ibridi.

Dalla sperimentazione alla maturità

Per Jennifer Chase, Chief Marketing Officer, SAS, l’AI agentica diventerà parte centrale delle operazioni aziendali. Chi saprà investire in governance e competenze avrà un vantaggio significativo; chi resterà fermo verrà superato.

HR: gestire persone e agenti digitali

Secondo Jenn Mann, Chief Human Resources Officer, SAS, l’HR dovrà presto gestire non solo persone, ma anche agenti AI: serviranno nuove politiche per onboarding, performance e collaborazione tra lavoratori umani e digitali.


Etica, fiducia e responsabilità

La necessità di “pulire” l’AI

Come la vulnerabilità log4J scosse il mondo open source, così nel 2026 emergeranno i rischi delle implementazioni non controllate dell’AI. “Le aziende che non hanno adottato l’AI in modo responsabile saranno chiamate a rendere conto”, avverte Luis Flynn, Market Strategist for Applied AI, Open Source Software & ModelOPS, SAS.

Fiducia e innovazione sono inseparabili

Per Reggie Townsend, Vice President, Data Ethics Practice, SAS, la sfida non è più scegliere tra innovazione e fiducia. La governance aziendale diventerà il pilastro su cui si baserà l’adozione dell’AI, anche in assenza di normative omogenee.


Architettura e controllo

Sovereign AI e architetture ibride

SAS AI 2026
Marinela Profi

Secondo Marinela Profi, Global Agentic AI Strategy Lead, SAS, crescerà la domanda di maggiore controllo sui modelli. Configurazioni “Bring your own model” e soluzioni di “sovereign AI” diventeranno standard nei settori regolamentati, mentre il cloud manterrà un ruolo importante ma meno centralizzato.


Tecnologie emergenti

Quantum computing: la fase di accelerazione

Il 2026 segnerà un punto di svolta per il quantum computing. Amy Stout, Head of Quantum Product Strategy, SAS, spiega che l’attenzione si sposterà dal solo hardware verso software, applicazioni e competenze interne. La prospettiva è di valore concreto entro il 2030.

La nuova corsa ai dati sintetici

“I dati sintetici diventeranno un’arma strategica”, afferma Alyssa Farrell, Senior Director, Platform and Horizontal Solutions, SAS. Nel 2026 si aprirà una competizione globale non solo su dati reali, ma sulla capacità di generarne di artificiali, realistici e scalabili.


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