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Sono 10,5 milioni i lavoratori italiani a rischio automazione. Ma il futuro dell’AI passa dalle competenze umane



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Secondo il rapporto 2025, l’intelligenza artificiale trasforma le professioni, ma può compensare il calo demografico e valorizzare le capacità più umane come creatività, empatia e pensiero critico

Pubblicato il 23 ott 2025



Sono 10,5 milioni i lavoratori italiani a rischio automazione. Ma il futuro dell’AI passa dalle competenze umane

L’intelligenza artificiale sta ridisegnando il lavoro italiano. Secondo il nuovo rapporto “Intelligenza artificiale: una riscoperta del lavoro umano” della Fondazione Randstad AI & Humanities, presentato alla Camera dei Deputati, circa 10,5 milioni di lavoratori risultano altamente esposti al rischio di automazione. Si tratta di artigiani, operai e impiegati d’ufficio, ovvero quelle professioni che, più di altre, possono essere sostituite o integrate da sistemi di AI in grado di automatizzare compiti ripetitivi o cognitivi di base.

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