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Agent, la nuova funzionalità di ChatGPT: ecco come utilizzarla



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Introdotto da OpenAI nel luglio 2025, trasforma il chatbot in un agente autonomo capace di eseguire compiti complessi online. Dispone di strumenti come browser, terminale e API, mantenendo il controllo all’utente. Attivo per abbonati Plus, Pro e Team, automatizza attività, gestisce workflow multi-step e interagisce con servizi esterni in modo sicuro

Pubblicato il 31 lug 2025

Giovanni Masi

Computer science engineer



ChatGPT Agent
ChatGPT Agent

ChatGPT Agent è una modalità avanzata introdotta da OpenAI a metà luglio 2025 che trasforma ChatGPT da semplice chatbot a vero e proprio agente autonomo. In questa modalità, il modello non si limita più a “pensare” e generare risposte testuali, ma può anche agire: disponendo di un proprio computer virtuale integrato con vari strumenti, è in grado di svolgere online compiti complessi dall’inizio alla fine, seguendo le istruzioni dell’utente. Ciò significa che ChatGPT Agent può navigare sul web, eseguire codice, interagire con servizi esterni e produrre output come file e report – il tutto mantenendo però l’utente al controllo.

OpenAI ha presentato ufficialmente ChatGPT Agent il 17 luglio 2025 come un passo importante verso assistenti AI capaci di svolgere compiti pratici per l’utente. Attualmente la funzione è riservata agli abbonati a pagamento (Plus, Pro, Team) e la diffusione è graduale. In particolare, si sta abilitando in modo silenzioso e scaglionato anche in Europa, nonostante al 28 luglio non vi sia ancora stato un annuncio ufficiale per l’UE. Alcuni utenti europei (specialmente con account Plus o Pro) riportano di avere già accesso stabile alla modalità Agent senza uso di VPN, in quella che sembra una fase di test controllato.

Questo approccio di rollout silente è in linea con precedenti attivazioni di OpenAI, in cui nuove funzioni vengono rilasciate a scaglioni per monitorarne l’uso prima del lancio globale. Inoltre, alcuni account aziendali (Team o Enterprise) su richiesta possono ricevere funzioni anticipate prima del rilascio generale nell’intera area geografica, ad esempio per fini di test pilota.

Cos’è ChatGPT Agent e come funziona

ChatGPT Agent rappresenta l’evoluzione unificata di precedenti funzioni sperimentali di OpenAI (note come Operator e Deep Research) in un unico sistema “agente”. In modalità Agent, ChatGPT può interagire attivamente con siti web e applicazioni, oltre che elaborare informazioni, combinando navigazione online e analisi avanzata. Tutto avviene all’interno di un ambiente isolato – un computer virtuale dedicato al modello – che fornisce all’agente una suite di strumenti integrati (browser web, terminale di codice, accessi API, ecc.). L’agente può così eseguire operazioni multiple mantenendo il contesto tra uno step e l’altro.

Ad esempio, è in grado di aprire pagine web, cliccare link, scorrere e compilare moduli, estrarre e filtrare informazioni, eseguire codice o script e persino generare file (come presentazioni o fogli di calcolo), seguendo il piano necessario per portare a termine il compito richiesto.

Il controllo resta sempre all’utente

Un principio fondamentale di ChatGPT Agent è che l’utente rimane sempre in controllo. Il sistema chiede esplicita autorizzazione prima di compiere azioni di una certa rilevanza o con effetti nel mondo reale. L’utente può in qualsiasi momento interrompere l’agente, prendere manualmente il controllo del browser integrato, oppure modificare le istruzioni se il risultato si sta discostando dagli obiettivi prefissati. Durante l’esecuzione, sullo schermo viene mostrata una narrazione passo-passo di ciò che l’agente sta facendo (quali siti visita, quali operazioni esegue), così da offrire piena visibilità e possibilità di intervento in tempo reale.

OpenAI ha implementato diverse misure di sicurezza: l’agente è stato addestrato per resistere a tentativi di prompt injection malevoli provenienti dalle pagine web e adotta una serie di salvaguardie multilivello per evitare accessi o azioni indesiderate. Inoltre, come accennato, per qualsiasi azione sensibile viene richiesta conferma o supervisione attiva da parte dell’utente, ad esempio prima di effettuare un acquisto online o inviare un’email a nome dell’utente stesso.

Introduction to ChatGPT agent

Funzionalità chiave e cosa permette di fare Agent

Grazie alla modalità agente, ChatGPT acquisisce una serie di nuove capacità pratiche che combinano diversi tipi di strumenti e fonti di dati. Ecco le funzionalità principali e alcuni esempi di ciò che consente di fare:

  • Navigazione web integrata: l’agente dispone di un browser visuale interno con cui può interagire con i siti web proprio come farebbe un utente (cliccando pulsanti, scrollando pagine, compilando form, ecc.), oltre a un browser testuale per leggere in modo efficiente grandi quantità di testo. In pratica, può cercare informazioni online, esplorare i risultati e anche accedere a pagine dietro autenticazione (previo login effettuato dall’utente in modalità sicura). Ad esempio, ChatGPT Agent è capace di navigare su un sito di e-commerce, selezionare prodotti e aggiungerli al carrello per effettuare un acquisto, oppure consultare un articolo di news e trarne un riassunto mirato. Il tutto avviene simulando le azioni di un normale browser umano – incluso il login ai siti protetti, se necessario – ma con la velocità e la precisione di una AI. (Naturalmente, eventuali operazioni finali come acquisti o invii di dati sensibili richiedono sempre la conferma manuale dell’utente.)
  • Esecuzione di codice e automazione: tramite un terminale integrato, ChatGPT Agent può eseguire codice (ad esempio in Python) e script per svolgere calcoli, analisi dati e manipolazione di file. Questa capacità gli consente di effettuare trasformazioni avanzate, come elaborare dataset, convertire formati di file, estrarre statistiche o generare grafici. L’agente può perfino creare autonomamente file complessi – ad esempio presentazioni PowerPoint o fogli Excel completi di contenuti, formule e grafici – scrivendo “dietro le quinte” il codice necessario e restituendo all’utente questi file pronti all’uso. In ambito aziendale, ciò significa ad esempio poter aggiornare automaticamente un report Excel con nuovi dati mantenendo intatta la formattazione esistente, oppure generare una presentazione riepilogativa a partire da una serie di file di input. L’agente utilizza il suo computer virtuale per orchestrare queste operazioni: può scaricare file dal web, modificarli eseguendo comandi appropriati, e infine presentare all’utente il risultato come file scaricabile.
  • Accesso ad API e servizi esterni (Connectors): ChatGPT Agent può sfruttare i ChatGPT Connectors, ossia integrazioni sicure con servizi di terze parti che l’utente decide di autorizzare. Ad esempio, è possibile connettere i propri account Gmail, Google Calendar, Google Drive, Dropbox, GitHub, Microsoft Outlook/SharePoint, ecc. L’agente potrà così leggere dati rilevanti da queste fonti (email, documenti, calendari, repository) e utilizzarli nei suoi ragionamenti. In pratica, ciò abilita scenari come: leggere le email ricevute oggi e fornire all’utente un riassunto dei punti salienti; controllare il calendario per proporre orari liberi in cui fissare una riunione; estrarre dati da un foglio Google o da un file su Drive per includerli in un report generato.

È importante notare che, anche connesso a tali account, l’agente non compie azioni senza conferma: ad esempio, se deve inviare una email o aggiungere un evento in calendario a nome dell’utente, richiederà l’intervento e l’autorizzazione esplicita, spesso aprendo il browser integrato in modalità supervisione per permettere all’utente di effettuare in prima persona il login o il click finale di conferma. I connettori servono dunque principalmente a fornire all’agente accesso in sola lettura a informazioni personali utili, mantenendo però l’utente al comando per qualsiasi modifica o invio esterno.

  • Gestione di flussi di lavoro multi-step: a differenza dei chatbot tradizionali, ChatGPT Agent è progettato per pianificare e svolgere in autonomia attività composte da più passi. Ricevuto un obiettivo, l’agente può scomporlo in sotto-compiti, eseguirli in sequenza adattandosi ai risultati via via ottenuti, ed eventualmente ricalibrare il piano se qualcosa non conduce al risultato voluto. L’utente può quindi impartire richieste complesse in linguaggio naturale, senza doversi preoccupare di istruire manualmente il bot passo per passo: sarà l’agente stesso a decidere la strategia migliore per arrivare alla soluzione. Se necessario, ChatGPT Agent può anche porre domande di chiarimento durante il processo, in modo da raccogliere requisiti aggiuntivi o risolvere ambiguità e assicurarsi di procedere nella direzione giusta. Questo livello di autonomia nel gestire compiti articolati distingue ChatGPT Agent dai tradizionali assistenti vocali o chatbot, che tipicamente si limitano a risposte isolate senza memoria di lungo periodo delle azioni. L’agente invece mantiene il contesto operativo all’interno del suo computer virtuale e può così portare a termine workflow completi (es.: “cerca queste informazioni, salvale in un file, poi riassumile in una presentazione”) senza intervento umano intermedio.
  • Programmazione di attività ricorrenti: una funzione particolarmente utile introdotta con l’agente è la possibilità di schedulare compiti automatici ricorrenti. L’utente può istruire ChatGPT Agent a ripetere un’azione a intervalli regolari – ad esempio generare un rapporto aggiornato ogni lunedì mattina con gli ultimi indicatori aziendali, oppure inviare una email di promemoria l’ultimo giorno di ogni mese. L’interfaccia di ChatGPT fornisce un’icona a forma di orologio (⏰) per programmare queste esecuzioni ripetute, e una sezione dedicata (“Tasks” o “Attività”) dove è possibile visualizzare, modificare o cancellare i task schedulati. In questo modo l’agente funge da vero e proprio assistente automatico personale, sollevando l’utente da compiti ripetitivi secondo una pianificazione prestabilita.
  • (Nota: le esecuzioni programmate consumano il monte di utilizzo mensile dell’agente previsto dal proprio piano di abbonamento, così come le operazioni manuali. Inoltre, le attività vengono eseguite nel cloud di OpenAI e non sul dispositivo locale dell’utente; quindi, non è necessario che il PC o smartphone rimangano accesi perché un task schedulato venga portato a termine.)

Come attivare e utilizzare la modalità agente

L’utilizzo di ChatGPT Agent è integrato nell’interfaccia di ChatGPT e risulta abbastanza intuitivo. Di seguito i passi principali per attivare e sfruttare la modalità agente:

  1. Requisiti di accesso: assicurarsi di disporre di un abbonamento a pagamento ChatGPT valido. La modalità agente è infatti riservata agli utenti Plus, Pro o Team (non è disponibile per gli account gratuiti). Al momento (fine luglio 2025) permangono alcune restrizioni geografiche: ad esempio gli utenti situati nell’Unione Europea, SEE o Svizzera potrebbero non avere ancora l’accesso attivato a causa di ritardi nell’abilitazione in queste regioni. OpenAI ha comunque dichiarato di essere al lavoro per estendere presto la disponibilità anche a tali aree.
  2. Attivazione della modalità agente: per abilitare la funzione, aprire la consueta interfaccia chat sul sito di ChatGPT. Nella casella di composizione del messaggio, cliccare sull’icona degli strumenti (ad esempio potrebbe apparire come “Tools” o “Strumenti”) e nel menu a tendina selezionare “Modalità agente”. In alternativa, è disponibile un comando rapido: digitando /agent direttamente nell’input della chat si attiva immediatamente l’Agent Mode. Una volta attivata, la modalità agente rimane abilitata per quella conversazione finché non viene disattivata manualmente attraverso lo stesso menu. (Sull’app mobile di ChatGPT, la procedura è analoga: l’opzione agente è accessibile nei controlli della chat. Inoltre, le attività avviate dall’agente possono inviare una notifica push sul telefono a completamento, così da avvisare l’utente anche quando l’operazione dura diversi minuti).
  3. Fornire un prompt con il compito da svolgere: attivata la modalità agente, si può iniziare a scrivere la richiesta descrivendo in modo chiaro il compito che si desidera affidare a ChatGPT. È possibile chiedere sia attività singole e specifiche, sia veri e propri flussi di lavoro articolati su più step. Conviene fornire nel prompt tutti i dettagli e le preferenze rilevanti, in modo da guidare l’agente verso il risultato desiderato. Ad esempio, invece di limitarsi a una domanda informativa, si può formulare un compito complesso come: “Prenota una cena per 4 persone in un ristorante giapponese a Milano per questo sabato sera e aggiungi l’evento sul mio calendario”, oppure “Analizza i siti web di questi tre concorrenti e preparami un report PDF con i punti di forza di ciascuno”. ChatGPT Agent comprende istruzioni in linguaggio naturale di questo tipo e provvederà a pianificare autonomamente i passi necessari. Non serve quindi suddividere manualmente l’operazione in fasi (“prima fai X, poi Y…”), a meno che non si voglia imporre una certa strategia: l’agente è in grado di decidere da sé come procedere. Nel dubbio, se qualcosa non fosse chiaro nella richiesta, l’agente potrebbe chiedere all’utente ulteriori chiarimenti durante l’esecuzione. In generale, vale la pena essere specifici su ciò che si vuole ottenere e su eventuali vincoli (es. scadenze, budget, preferenze di formato), come si farebbe dando istruzioni a un assistente umano. Le capacità di pianificazione e ragionamento del modello faranno il resto.
  4. Supervisione dell’esecuzione: dopo l’invio del prompt, ChatGPT Agent inizierà a lavorare sul compito assegnato. L’interfaccia mostrerà un log in tempo reale delle azioni intraprese dall’agente (ad esempio: “Apro il sito example.com… Cerco ‘keyword’… Scarico i dati…”). Questa narrazione on-screen permette di vedere esattamente cosa sta facendo l’AI in ogni momento, offrendo trasparenza e controllo. Durante l’esecuzione, l’agente potrebbe mettere in pausa il processo per richiedere conferme o input aggiuntivi: ad esempio, se un passaggio richiede l’accesso a un sito o l’uso di un connettore esterno, ChatGPT Agent sospenderà l’azione e chiederà l’autorizzazione all’utente, spiegando la richiesta. In alcuni casi sarà attivata la cosiddetta “modalità takeover”, in cui l’utente prende temporaneamente il controllo diretto del browser integrato (ad esempio per inserire credenziali di login o risolvere un CAPTCHA), mentre l’agente osserva passivamente fino a nuovo ordine. L’utente ha comunque facoltà in qualsiasi momento di mettere in pausa o interrompere l’agente tramite gli appositi comandi dell’interfaccia. Si può ad esempio sospendere l’operazione, impartire istruzioni aggiuntive o correzioni, oppure fermare del tutto l’esecuzione se il risultato sta andando fuori strada. In caso di stop anticipato, è possibile chiedere all’agente un riepilogo di quanto fatto finora o recuperare output parziali. Questa interazione continua consente in pratica di collaborare attivamente con l’AI: l’agente può essere lasciato lavorare in autonomia per le parti noiose, ma l’utente può intervenire prontamente se qualcosa richiede un aggiustamento manuale.
  5. Conferma di azioni sensibili: come accennato, per le azioni che possono avere effetti nel mondo reale o implicano rischi, ChatGPT Agent richiede sempre una conferma esplicita prima di procedere. Ad esempio, se il compito prevede di effettuare un acquisto online, l’agente arriverà fino al punto di riempire il carrello e mostrare i dettagli dell’ordine, dopodiché attenderà l’approvazione dell’utente per finalizzare il pagamento. Allo stesso modo, per inviare email o messaggi a nome dell’utente, sarà necessaria la supervisione manuale: tipicamente l’agente preparerà la bozza e poi consegnerà all’utente l’interfaccia per l’invio effettivo. Questo design garantisce che l’AI non possa prendere iniziative critiche senza che l’utente ne sia consapevole e d’accordo. In pratica, ChatGPT Agent funge da esecutore automatizzato, ma il “sì” finale spetta sempre all’essere umano, soprattutto in contesti potenzialmente delicati.
  6. Output e finalizzazione: al completamento del compito, ChatGPT fornirà il risultato finale all’interno della chat. A seconda del tipo di richiesta, l’output potrà essere un messaggio di riepilogo, eventualmente accompagnato da uno o più file allegati generati dall’agente. Ad esempio, se si era chiesto un’analisi comparativa, l’agente potrebbe restituire un documento PDF; se si era chiesto di creare una presentazione o un foglio di calcolo, consegnerà un file .pptx o .xlsx scaricabile. Spesso i file prodotti sono editabili: nel caso di slide PPTX, ad esempio, i testi, le immagini e i grafici inseriti dall’AI saranno modificabili dall’utente; analogamente un Excel generato conterrà vere formule nelle celle, in modo che il lavoro possa essere facilmente affinato o aggiornato manualmente. Questa caratteristica – ossia fornire artefatti digitali concreti e modificabili – è uno dei punti di forza di ChatGPT Agent evidenziati da OpenAI. Se l’utente dispone dell’app mobile di ChatGPT, potrebbe ricevere anche una notifica sul telefono quando l’agente ha terminato un compito particolarmente lungo, così da sapere subito che l’output è pronto.
  7. Automazione programmata (opzionale): nel caso in cui l’utente abbia impostato tramite l’icona ⏰ uno schedule ricorrente per il task eseguito, la modalità agente provvederà a ripetere automaticamente l’operazione agli intervalli stabiliti. Ad esempio, se è stata programmata la generazione di un report ogni lunedì, l’agente eseguirà tale compito ogni settimana senza bisogno di ulteriori interventi. Tutti i task pianificati sono elencati nella sezione “Tasks/Attività” (raggiungibile anche dal menu utente), da cui è possibile sospendere o cancellare all’occorrenza quelli non più necessari. È importante tenere presente che le esecuzioni automatiche programmate vengono conteggiate nel limite mensile di messaggi dell’agente previsti dal proprio piano di abbonamento, al pari delle richieste manuali. Ad esempio, se un utente Plus ha a disposizione 40 utilizzi dell’agente al mese e ne programma uno settimanale, quei 4 eseguiti in background consumeranno parte del totale mensile. In caso servano volumi maggiori, OpenAI mette a disposizione crediti aggiuntivi acquistabili separatamente. In ogni caso, l’utente riceverà gli output delle esecuzioni pianificate nella cronologia chat (o via notifica), potendo così sempre verificare e controllare i risultati prodotti dall’AI.

Esempi pratici di utilizzo di ChatGPT Agent

Per comprendere il potenziale di questa nuova funzionalità, di seguito alcuni scenari concreti in cui ChatGPT Agent può risultare utile combinando le sue capacità descritte:

  • Assistenza professionale e reportistica: l’agente può condurre ricerche approfondite su vari fonti e trasformarle in materiali pronti all’uso. Ad esempio, è possibile chiedergli di analizzare i siti web di tre aziende concorrenti e di produrre automaticamente una presentazione PowerPoint comparativa che evidenzi servizi offerti, punti di forza e dati chiave di ciascuna. ChatGPT Agent navigherà sui siti (o altre fonti online rilevanti), estrarrà le informazioni salienti e assemblerà le slide con testi e grafici riassuntivi. Analogamente, in ambito finanziario, l’agente può prendere dati aggiornati da un foglio di calcolo aziendale e aggiornare un report Excel applicando formule e proiezioni, per poi esportarlo mantenendo la formattazione aziendale richiesta. In generale, compiti tipici di un assistente o analista – preparare report, presentazioni, analisi SWOT, ricerche di mercato – possono essere delegati all’agente, che li svolge in autonomia accelerando notevolmente il processo.
  • Organizzazione e pianificazione personale: ChatGPT Agent può fungere da segretario personale virtuale. Ad esempio, può consultare l’agenda dell’utente e le notizie più recenti per preparare un briefing in vista di incontri imminenti con dei clienti, evidenziando eventuali novità rilevanti su quelle persone o sul loro settore di appartenenza. Oppure, può pianificare un viaggio completo: basta indicare una destinazione e le preferenze, e l’agente potrà cercare voli e hotel, confrontare opzioni, stilare un itinerario giornaliero e persino effettuare le prenotazioni necessarie (chiedendo conferma prima di qualsiasi pagamento). Ancora, si può delegare all’agente la prenotazione di appuntamenti – ad esempio con un medico specialista – facendogli incrociare le disponibilità libere sul calendario dell’utente con quelle del dottore, e poi aggiungere l’appuntamento confermato nell’agenda. In tutti questi casi l’agente sfrutta sia la navigazione web (per trovare informazioni e servizi) sia i connettori (per accedere a email e calendari personali), integrando i vari passaggi in un unico flusso automatizzato.
  • Acquisti online e gestione domestica: l’agente è in grado di occuparsi di shopping online seguendo istruzioni complesse, come farebbe un assistente personale. Un esempio fornito dalla stessa OpenAI è: “pianifica e acquista gli ingredienti per preparare una colazione giapponese per quattro persone”. In questo scenario, ChatGPT Agent cercherebbe innanzitutto ricette di colazione giapponese per definire un menu; quindi stilerebbe la lista completa degli ingredienti necessari, controllando magari su siti di spesa online la disponibilità e i prezzi; infine potrebbe aggiungere tutti i prodotti al carrello su un supermercato online di fiducia, preparando l’ordine affinché all’utente non resti che verificare e pagare. Allo stesso modo, si potrebbe chiedere all’agente di organizzare una cena o una festa: l’AI può proporre un menu a tema (es. “cena di sei portate ispirata al Romanzo dei Tre Regni”), elencare gli ingredienti e materiali occorrenti, ordinare gli alimentari necessari e inviare all’utente le ricette passo-passo per realizzare le portate, oppure prenotare un servizio di catering se richiesto. L’intero processo viene gestito come un progetto, facendoti risparmiare tempo nella pianificazione e nei dettagli logistici.
  • Automazione di attività ripetitive: ChatGPT Agent eccelle nello sgravare l’utente da compiti ripetitivi che altrimenti richiederebbero tempo e attenzione. Ad esempio, può essere programmato per convertire regolarmente dati grezzi in documenti utili: OpenAI ha mostrato il caso di un’azienda che ogni settimana forniva all’agente alcuni screenshot di dashboard aziendali e riceveva in cambio una presentazione PowerPoint aggiornata, con grafici vettoriali editabili che riassumono gli indicatori chiave. Un altro esempio potrebbe essere la gestione di un inventario digitale: l’agente può periodicamente scorrere i file in una cartella di Google Drive, rinominandoli e organizzandoli secondo regole prestabilite (ad es. ordinare fatture per data e cliente), oppure effettuare il web scraping di un sito pubblico per estrarre informazioni aggiornate e salvarle in un file CSV. Tutto questo può essere impostato come processo ricorrente e supervisionato dall’utente solo nei risultati, integrandosi così nei flussi di lavoro esistenti senza richiedere sviluppo software dedicato.
  • Gestione delle email e comunicazioni: grazie ai connettori per Gmail, Outlook, Slack e altri servizi, ChatGPT Agent può aiutare a tenere sotto controllo la comunicazione quotidiana. Ad esempio, l’utente può chiedere all’agente di leggere tutte le email ricevute in giornata e produrre un riassunto dei messaggi più importanti, magari con proposte di risposta già pronte per ognuno. Oppure, l’agente può individuare gli inviti a riunioni nell’email, estrarre automaticamente gli appuntamenti contenuti e aggiungerli al calendario. Combinando questa capacità con la funzione di scheduling, diventa possibile schedulare un’attività per cui l’agente invia automaticamente un rapporto via email a un certo gruppo di destinatari ogni settimana, allegando documenti aggiornati – naturalmente previa autorizzazione dell’utente per l’invio effettivo. Un altro scenario pratico: l’agente potrebbe connettersi a una piattaforma di messaggistica aziendale (es. Microsoft Teams o Slack) e fornire all’utente un briefing delle conversazioni avvenute in sua assenza, evidenziando decisioni prese o task assegnati, così da velocizzare l’aggiornamento. In sostanza, l’agente può fungere da filtro intelligente per l’information overload quotidiano, facendo emergere le informazioni importanti e proponendo direttamente azioni di follow-up.

Questi esempi illustrano come ChatGPT Agent amplia l’utilità di ChatGPT nella vita reale, sia in ambito professionale che personale. Operazioni che tipicamente richiedevano più passaggi e l’uso di diversi strumenti possono essere ora eseguite dall’AI, con un notevole risparmio di tempo per l’utente. È comunque consigliabile iniziare affidando all’agente compiti a basso rischio e di routine, per prendere confidenza con il suo comportamento, aumentando gradualmente il grado di autonomia man mano che si acquisisce fiducia nei risultati. OpenAI stessa sottolinea che l’agente, per quanto potente, è ancora agli inizi e può commettere errori, quindi il monitoraggio umano resta importante – soprattutto in applicazioni critiche – per verificare e convalidare l’operato della AI.

Disponibilità e annunci ufficiali

OpenAI ha annunciato pubblicamente ChatGPT Agent il 17 luglio 2025, con un post sul proprio blog e una demo in live stream, presentandolo come un passo significativo verso assistenti AI capaci non solo di rispondere alle domande ma anche di agire operativamente per conto dell’utente. La funzionalità è stata inizialmente resa disponibile soltanto agli utenti a pagamento di ChatGPT.

In particolare, gli abbonati ChatGPT Plus (circa 20 dollari al mese) e ChatGPT Pro (piano premium da 200 dollari al mese) hanno ottenuto accesso prioritario alla modalità agente, così come alcuni clienti Team/Enterprise su invito. La distribuzione è avvenuta in modo graduale: gli utenti Pro hanno ricevuto l’accesso già dal giorno dell’annuncio, mentre nel giro di pochi giorni la funzione è stata attivata anche per gli utenti Plus e Team. Gli account Enterprise ed Education, invece, sono previsti in fase di attivazione nelle settimane successive al lancio (probabilmente previa implementazione di adeguate misure di conformità normativa, dato che per queste categorie valgono requisiti legali specifici, ad es. nel caso di utenti UE).

Ogni utente a pagamento dispone di un certo monte di utilizzi mensili incluso per ChatGPT Agent, differenziato per piano di abbonamento. In base alle informazioni rilasciate, gli abbonati Plus possono effettuare circa 40 operazioni agent al mese senza costi aggiuntivi, mentre gli abbonati Pro dispongono di circa 400 operazioni mensili incluse. Superate tali soglie, è comunque possibile acquistare ulteriore capacità a consumo (sotto forma di crediti aggiuntivi) se si necessita di un volume maggiore di esecuzioni automatizzate. Queste politiche di accesso e pricing riflettono l’intento di OpenAI di gestire gradualmente il carico generato dagli agenti e di dare un valore premium alle capacità più avanzate della piattaforma.

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ModelloAmbiente di valutazioneRestrizione soft (%): A livello di cellaRestrizione soft (%): A livello di foglioRestrizione soft (%): Complessivamente
GPT‑4oWindows, Excel15,0323,6518,35
Copilot in ExcelWindows, Excel23,3315,0020,00
GPT‑4oOSX, LibreOffice15,8618,3316,81
OpenAI o3OSX, LibreOffice22,4024,6023,25
Agente ChatGPTOSX, LibreOffice38,2730,4835,27
Agente ChatGPT con .xlsxOSX, LibreOffice50,5637,5145,54
Umano75,5665,0071,33

Conclusioni

In conclusione, ChatGPT Agent rappresenta un cambiamento significativo nell’uso di assistenti AI. Trasforma ChatGPT da semplice “chiacchierone” in un vero agente esecutore di compiti, ampliando radicalmente gli ambiti applicativi dell’AI conversazionale. Secondo OpenAI, siamo solo all’inizio: le capacità dell’agente verranno estese e migliorate con aggiornamenti continui, così da poter gestire compiti sempre più complessi in modo affidabile. Già nell’attuale versione, tuttavia, gli esempi mostrano come questa funzione possa far risparmiare tempo e automatizzare attività in molti scenari – dalla generazione automatica di documenti alla pianificazione di impegni quotidiani – integrando l’intelligenza di ChatGPT con la possibilità di agire nel mondo reale.

È un passo verso assistenti digitali più autonomi, in cui l’AI non si limita a fornire risposte ma diventa un collaboratore attivo. Come ogni nuova tecnologia, richiede un utilizzo consapevole: l’agente va usato con giudizio, tenuto d’occhio e istruito con precisione, soprattutto finché resta una novità. Con l’affinarsi del sistema e delle sue salvaguardie, ChatGPT Agent ha il potenziale per diventare un alleato prezioso nella produttività personale e professionale, aprendo la strada a una nuova era di automazione “intelligente” al fianco dell’utente umano.

Bibliografia

OpenAI Help Center – “ChatGPT agent”, https://help.openai.com/en/articles/11752874-chatgpt-agent

OpenAI – “Introducing ChatGPT agent: bridging research and action”, https://openai.com/index/introducing-chatgpt-agent/

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