«Sono solo un quarto del Garante per la protezione dei dati personali». Con questa battuta Guido Scorza ha aperto il suo intervento all’AI Week, chiarendo sin da subito il tono del suo discorso: diretto, personale, provocatorio. Le opinioni espresse, specifica, non rappresentano ufficialmente l’Autorità, ma sono frutto di una riflessione libera, anche “politicamente scorretta”. Ed è proprio questa libertà che gli permette, dice, di affrontare senza filtri uno dei temi più spinosi del dibattito contemporaneo: il rapporto tra privacy e intelligenza artificiale.
Normative
AI e privacy: l’equilibrio necessario, senza contrapposizione
All’AI Week, Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali, smonta il mito che la privacy ostacoli l’innovazione e propone una visione in cui regole e progresso tecnologico si sostengano a vicenda. La sfida? Scrivere regole nuove in tempi nuovi, prima che sia troppo tardi

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