Uno dei marchi automobilistici più conosciuti al mondo, Maserati, ha mostrato la propria esperienza di guida autonoma al CES presentando due versioni uniche della sua supercar MC20.
Sul Las Vegas Speedway, la MC20 Coupé ha svolto il ruolo di safety car per la 2025 CES Autonomous Challenge, reduce dai fasti di una corsa da record a novembre in cui le sue imprese ad alta velocità l’hanno fatta entrare nella storia.
Al salone è stata presentata per la prima volta la MC20 Cielo, una versione cabriolet, che sfoggia la stessa tecnologia di robo-guida AI della sua controparte Coupé.
Entrambe le vetture sono il risultato del progetto Artificial Intelligence Driving Autonomous (AIDA), sviluppato dai ricercatori del Politecnico di Milano. Il team ha già fatto la storia sviluppando una MC20 che è diventata la prima auto autonoma a partecipare alla classica Mille Miglia italiana.
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Record di velocità per un’auto a guida autonoma
La Coupé ha battuto un nuovo traguardo a novembre 2024, quando ha raggiunto la velocità record di 285 km/h nella nebbia fitta sulla pista della base aerea di Piacenza-San Damiano, a sud-est di Milano. Secondo Maserati: “Questa pietra miliare ha segnato la velocità più elevata mai raggiunta da un’auto di produzione guidata dall’intelligenza artificiale senza intervento umano”.
Il programma AIDA che ha permesso al team del Politecnico di Milano di raggiungere la velocità di riferimento è suddiviso in quattro moduli. Il primo si concentra sulla percezione, sfruttando i processi di apprendimento automatico e l’addestramento di reti neurali per interpretare in modo sicuro l’ambiente circostante a partire dai dati raccolti dalle telecamere, dai sensori Lidar e radar dell’auto.

È completato dalla tecnologia di geo-localizzazione che utilizza i dati dei sensori GNSS per posizionare l’auto in una posizione specifica all’interno di una mappa definita. Il terzo e il quarto modulo sono descritti come “pianificazione” e “controllo”: si tratta essenzialmente di una tecnologia che consente all’auto di seguire una traiettoria e di prendere le proprie decisioni.
Si tratta, ovviamente, di una tecnologia simile a quella utilizzata in tutto il mondo dalle case automobilistiche e dagli sviluppatori per creare molti degli AV che già conosciamo, ma la differenza fondamentale è che la Maserati può guidare senza l’intervento dell’uomo a quasi 180 miglia orarie.
Testare la robustezza degli algoritmi ad alta velocità
Secondo Sergio Matteo Savaresi, leader del progetto e direttore del dipartimento di elettronica, informatica e bioingegneria del Politecnico di Milano, lo scopo dell’auto a guida autonoma da record è quello di “testare la robustezza dei nostri algoritmi ad alta velocità”.
Ha spiegato: “Più si va veloci, più l’algoritmo deve essere efficiente e non deve mai commettere errori. Per questo è importante testare le sue prestazioni in condizioni estreme, come le alte velocità”. La MC20 non ha battuto il proprio record a Las Vegas, ma Savaresi ha dichiarato: “È un grande risultato”.





