Yann LeCun, vincitore del Turing Award, considerato uno dei padri dell’intelligenza artificiale moderna, sta pianificando di lasciare Meta per avviare una sua impresa. Secondo fonti vicine all’azienda, il ricercatore franco-statunitense avrebbe già avviato i primi contatti per raccogliere fondi destinati alla nuova start-up. Né LeCun né Meta hanno rilasciato commenti ufficiali.
La sua uscita rappresenta un momento chiave per il gruppo di Menlo Park, impegnato in una profonda trasformazione per recuperare terreno rispetto a rivali come OpenAI, Google e Anthropic.
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Zuckerberg cambia rotta sull’intelligenza artificiale
Mark Zuckerberg ha deciso di riorientare la strategia di Meta sull’AI, spostando il focus dal lavoro di ricerca a lungo termine del Fundamental AI Research Lab (FAIR), guidato da LeCun dal 2013, verso un approccio più pragmatico e commerciale.
Durante l’estate, il fondatore di Meta ha ingaggiato Alexandr Wang, 28enne fondatore della start-up Scale AI, pagandolo 14,3 miliardi di dollari per guidare il nuovo team di “superintelligenza” e acquisire una partecipazione del 49% nella sua azienda.
Parallelamente, Zuckerberg ha creato il TBD Lab, un gruppo d’élite scelto personalmente per sviluppare la prossima generazione di modelli linguistici di grandi dimensioni, offrendo ai migliori talenti di OpenAI e Google pacchetti retributivi da 100 milioni di dollari.
Le tensioni tra visioni diverse di AI
Con la nuova riorganizzazione, LeCun ha iniziato a riportare direttamente a Wang, segnando un cambio di gerarchia che evidenzia le tensioni tra due visioni opposte di intelligenza artificiale.
Zuckerberg punta su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) come Llama, nonostante il rilascio di Llama 4 sia stato giudicato inferiore rispetto ai concorrenti. LeCun, al contrario, sostiene da tempo che tali modelli siano “utili”, ma incapaci di “ragionare e pianificare come gli esseri umani”.
Il sogno dei “world models”
All’interno del FAIR, LeCun ha lavorato su un paradigma alternativo: i cosiddetti “world models”, sistemi progettati per comprendere il mondo fisico apprendendo da video e dati spaziali, anziché solo dal linguaggio. Questi modelli mirano a costruire macchine capaci di “intelligenza a livello umano”.
Secondo fonti vicine al progetto, la nuova start-up di LeCun sarà incentrata proprio sullo sviluppo di tali architetture, che il ricercatore ritiene potranno richiedere ancora un decennio per essere pienamente realizzate.
Pressioni da Wall Street e fuga di talenti
Zuckerberg è sotto crescente pressione da parte di Wall Street per dimostrare che l’enorme investimento di Meta nell’AI porterà profitti concreti. Dopo aver annunciato ulteriori spese che potrebbero superare i 100 miliardi di dollari nel 2026, le azioni di Meta sono crollate del 12,6%, cancellando circa 240 miliardi di dollari di capitalizzazione.
L’uscita di LeCun si aggiunge a una serie di partenze illustri e riorganizzazioni interne. A maggio la vicepresidente della ricerca sull’IA, Joelle Pineau, è passata alla start-up canadese Cohere, mentre il mese scorso Meta ha licenziato circa 600 dipendenti dal proprio reparto di ricerca.
Zuckerberg, nel frattempo, ha reclutato nuovi leader dell’AI con stipendi multimilionari: tra loro Shengjia Zhao, co-creatore di ChatGPT, nominato chief scientist del Superintelligence Lab di Meta.








