ANALISI

L’AI può rendere i lavoratori più produttivi, ma non più soddisfatti



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Una ricerca di un dottorando del MIT, Aidan Toner-Rodgers, sfida le opinioni contrastanti di Daron Acemoglu e David Autor sull’impatto dell’intelligenza artificiale sui lavoratori. Il primo teme un aumento delle disuguaglianze e scarsa produttività, il secondo è più ottimista e prevede il contrario. Entrambi, però, sono entusiasti delle scoperte di Toner-Rodgers, che potrebbero cambiare la prospettiva sul futuro dell’AI

Pubblicato il 31 dic 2024



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L’intelligenza artificiale farà più bene o male ai lavoratori? Daron Acemoglu, il professore del Massachusetts Institute of Technology che ha recentemente vinto il Premio Nobel per l’economia, teme che l’AI peggiori le disuguaglianze di reddito e non faccia molto per la produttività. Il suo amico e collega, David Autor, invece, è più fiducioso e ritiene che l’intelligenza artificiale possa fare proprio il contrario. Ma una nuova ricerca di un ventiseienne dottorando del MIT, Aidan Toner-Rodgers, sfida sia il pessimismo di Acemoglu sia l’ottimismo di Autor. Ed entrambi i professori ne sono entusiasti.

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