normative

Bruxelles apre la consultazione sull’AI: verso linee guida e codice di condotta per la trasparenza



Indirizzo copiato

La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per definire linee guida e un codice di condotta sulla trasparenza dei sistemi di intelligenza artificiale, come previsto dall’AI Act. L’obiettivo è garantire che gli utenti sappiano quando interagiscono con un sistema di AI o quando si trovano davanti a contenuti manipolati o generati artificialmente

Pubblicato il 8 set 2025



AI Act open source

Dal 4 settembre al 2 ottobre 2025, la Commissione europea raccoglierà i contributi di sviluppatori, imprese, autorità, accademici e cittadini sul tema della trasparenza nell’uso dell’intelligenza artificiale. La consultazione mira a definire regole comuni per l’individuazione e l’etichettatura dei contenuti generati o manipolati dall’AI, al fine di tutelare gli utenti e rafforzare la fiducia nel digitale.

L’AI Act e gli obblighi di trasparenza

Entrato in vigore il 1° agosto 2024, l’AI Act ha introdotto un quadro normativo uniforme per lo sviluppo e l’uso responsabile dell’IA nell’Unione europea. Tra i punti centrali vi è l’obbligo, a partire dal 2 agosto 2026, di informare chiaramente i cittadini quando interagiscono con sistemi automatizzati, quando vengono esposti a tecnologie di riconoscimento delle emozioni o di categorizzazione biometrica, e quando accedono a contenuti artificiali o deepfake.

Cosa prevede l’articolo 50

Il cuore della consultazione ruota attorno all’articolo 50 dell’AI Act, che stabilisce le regole di trasparenza:

  • i fornitori di sistemi di AI interattiva devono segnalare che l’utente non sta parlando con un umano;
  • i contenuti generati o manipolati devono essere marcati in modo leggibile dalle macchine, così da permettere sistemi di rilevazione affidabili;
  • gli utilizzatori di sistemi di riconoscimento delle emozioni o di categorizzazione biometrica devono informare le persone coinvolte;
  • i contenuti deepfake o i testi destinati all’informazione pubblica devono indicare la loro origine artificiale, salvo eccezioni artistiche o giornalistiche.

Un codice di condotta condiviso

Parallelamente alla consultazione, la Commissione invita gli stakeholder a manifestare interesse per partecipare alla definizione di un codice di condotta. Questo strumento pratico servirà a chiarire le modalità di applicazione delle regole, le migliori pratiche per l’etichettatura dei contenuti e le soluzioni tecniche per il rilevamento dei contenuti sintetici.

Prossimi passi

Al termine della consultazione, l’AI Office pubblicherà un riepilogo dei risultati, che confluiranno nelle linee guida ufficiali e nel codice di condotta europeo. L’obiettivo è duplice: sostenere l’innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale e, al tempo stesso, garantire ai cittadini un ecosistema digitale più sicuro, trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali.


Articoli correlati