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Meta lancia Vibes: il feed video “slop” generato dall’AI



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Si tratta di un nuovo feed di video brevi interamente generati dall’intelligenza artificiale, disponibile nell’app Meta AI e su meta.ai. L’obiettivo: competere con TikTok e Reels, ma con contenuti creati e remixati dall’AI. Una scelta che solleva dubbi: gli utenti si lamentano dell’ennesima ondata di “slop” digitale che invade i social

Pubblicato il 26 set 2025



Meta Vibes

Vibes è un feed di video brevi simile a TikTok e Instagram Reels, con una differenza sostanziale: ogni contenuto è generato da algoritmi. Lo ha annunciato Meta.

Meta Vibes
Tra gli esempi mostrati da Mark Zuckerberg su Instagram ci sono creature pelose che saltano tra cubi, un gatto che impasta e una donna egizia che si scatta un selfie nell’Antico Egitto

Creazione e remix dei contenuti

Gli utenti potranno creare video da zero o remixare quelli presenti nel feed. Prima della pubblicazione, è possibile aggiungere elementi visivi, musica, stili e poi condividere il risultato su Vibes, inviarlo via DM o ripubblicarlo su Stories e Reels di Instagram e Facebook.


Partnership con Midjourney e Black Forest Labs

Il responsabile AI di Meta, Alexandr Wang, ha confermato che il progetto è stato sviluppato in collaborazione con generatori come Midjourney e Black Forest Labs, mentre Meta continua a perfezionare i propri modelli proprietari.

Meta Vibes


Il paradosso di Meta: dall’“autenticità” allo slop

La decisione di lanciare Vibes appare contraddittoria. Solo pochi mesi fa, Meta aveva dichiarato di voler combattere i contenuti “non originali” su Facebook e di spingere i creatori a puntare su “storytelling autentico”. Ora invece propone un feed che rischia di amplificare l’invasione di video generati dall’AI, già oggetto di critiche su YouTube e altre piattaforme.

Meta Vibes

Il lancio arriva mentre Meta riorganizza massicciamente le proprie attività nell’intelligenza artificiale, con la creazione della divisione Meta Superintelligence Labs e la suddivisione in quattro aree: modelli di base, ricerca, integrazione nei prodotti e infrastruttura. Una mossa necessaria per non perdere terreno rispetto a OpenAI, Anthropic e Google DeepMind.


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