In un’economia globale sempre più incerta e mutevole, per ottenere risultati migliori ed evolvere più rapidamente le aziende sono chiamate a trasformare il modo in cui disegnano le loro strategie e guardano alla pianificazione finanziaria e operativa. L’intelligenza artificiale si sta rivelando uno strumento fondamentale per affrontare questa sfida, abilitando processi decisionali più agili, intelligenti e predittivi, consentendo di intercettare pattern, analizzare grandi quantità di dati complessi e suggerire scenari strategici in tempo reale.
«In un mondo dove i dati crescono esponenzialmente, l’AI aiuta le imprese a non restare indietro», afferma Mauro Bertoletti, country manager Italy di Board, in occasione del Microsoft AI Tour 2025 di Milano.
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L’importanza dell’AI nella pianificazione finanziaria delle aziende
È quindi tempo di superare le logiche di pianificazione finanziaria e operativa tradizionali: bisogna lasciarsi alle spalle il concetto di esercizio a cadenza annuale, e comprendere che si tratta di un processo continuo, dinamico e strettamente connesso all’evoluzione dei mercati. In pratica, «non basta più reagire al cambiamento, è necessario intercettarlo a priori per anticipare le decisioni e soprattutto per correggere le strategie. Ed è qui che l’AI gioca un ruolo fondamentale, entrando nel cuore di tutti i processi – di pianificazione, previsione e decisionali – che a loro volta alimentano la strategia dell’azienda. Il suo valore sta nella possibilità di interpretare e accedere all’intero patrimonio di dati e di organizzare le informazioni per intercettare gli elementi che servono al pianificatore e a chi deve prendere le decisioni», prosegue Bertoletti.
Adattarsi ai cambiamenti del mercato con l’AI
A trainare il cambiamento è quindi la necessità di adattarsi a un mercato in cui i fattori di discontinuità si avvicendano, basti pensare alle tensioni geopolitiche e alle nuove dinamiche economiche dei dazi.
«Il problema con cui ci si scontra oggi – ha sottolineato il country manager di Board – è riuscire a intercettare i fattori di volatilità e incertezza che poi avranno un impatto diretto sul business. Non è semplice, perché se è vero che non manca sicuramente l’informazione, lo è altrettanto che, oltre a crescere il volume esponenzialmente anno su anno, aumenta anche la complessità. Integrare l’AI nei processi di pianificazione, previsione e decisione consente, partendo dai dati, di individuare e definire i possibili scenari futuri».
Adottare l’AI in azienda: dall’automazione all’analisi avanzata
Nel percorso di adozione dell’intelligenza artificiale, le aziende attraversano diverse fasi. Il primo passo, secondo Bertoletti, è spesso quello dell’automazione: «L’AI entra inizialmente per semplificare i compiti più operativi: facilita l’accesso ai dati, ne supporta la lettura, l’interpretazione e perfino la richiesta stessa. È uno strumento che aiuta a “smarcare” gli automatismi, liberando tempo e risorse».
Un esempio concreto è la reportistica rivolta ai vertici aziendali, che oggi passa sempre più spesso attraverso sistemi intelligenti: «Non è raro che i report destinati a CEO e top management vengano ormai elaborati con il supporto dell’AI, che li rende più tempestivi e rilevanti», ha spiegato.
Ma il vero salto di qualità avviene quando le imprese iniziano a fidarsi dell’AI anche nei processi decisionali. «Le aziende che hanno iniziato per tempo questo percorso stanno andando oltre l’automazione. Ora utilizzano l’intelligenza artificiale per costruire scenari alternativi e prendere decisioni strategiche basate sull’analisi avanzata dei dati. Questo è un segnale forte: dimostra che la fiducia nelle tecnologie intelligenti sta crescendo».
Il 2025 sarà un anno di transizione
Per Board, il 2025 rappresenta un anno di transizione importante, e vedrà molte aziende pronte a compiere il passo successivo. «Noi accompagniamo le imprese in questo percorso – ha continuato Bertoletti – portando AI e Machine learning all’interno dei processi, senza però snaturare i nostri valori fondamentali: continuità, flessibilità e capacità di adattamento. La pianificazione non è un esercizio statico, ma un processo in continua evoluzione».
Un altro aspetto chiave è l’apertura alle fonti esterne: «Sarebbe limitante utilizzare l’AI solo per analizzare i dati interni, quelli che già conosciamo. Per essere davvero competitivi, bisogna integrare anche le informazioni provenienti dall’esterno. Per questo Board si è attrezzata per offrire questo tipo di servizio, diventando un punto di congiunzione tra le diverse fonti e aiutando così le aziende a semplificare la complessità».
La collaborazione strategica tra Board e Microsoft
Per supportare l’evoluzione tecnologica della sua piattaforma, Board ha avviato da tempo una solida collaborazione con Microsoft. Una partnership che ha permesso di potenziare l’offerta Cloud e sviluppare nuove soluzioni di AI applicata alla pianificazione aziendale. Questa sinergia non si limita all’infrastruttura, ma tocca aspetti chiave dell’innovazione digitale, e consente a Board di offrire strumenti sempre più evoluti e integrati nei processi delle imprese clienti.
L’AI L.A.B.: sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale
L’adesione di Board all’AI L.A.B., l’iniziativa promossa da Microsoft per lo sviluppo di soluzioni AI-driven, rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di innovazione. Il laboratorio è un punto d’incontro tra tecnologia, ricerca e valore per il cliente.
«Per noi è un progetto strategico, perché ci consente di sperimentare, implementare e proporre alle aziende strumenti concreti per affrontare la complessità dei mercati», ha concluso Bertoletti.