Le attività di test e sviluppo tecnologico in Formula 1 del team Mercedes – Amg Petronas accelerano con la realtà aumentata, e gli ingegneri guardano all’AI per mettere a punto nuove soluzioni innovative.
Testare tutti i componenti delle monoposto guidate dai piloti George Russell e Kimi Antonelli – componenti destinati a sopportare sollecitazioni estreme in condizioni di gara – è sempre un passaggio essenziale, sia nella fase di progettazione di un nuovo modello, sia nel corso di tutta la stagione di corse in cui vengono introdotti gli aggiornamenti.
Una delle sfide operative per il reparto test e sviluppo di Mercedes – Amg Petronas è assemblare in tempi molto rapidi i vari e complessi banchi di prova tecnici, in cui vengono studiati e collaudati tutti gli elementi meccanici e tecnologici che vanno a comporre e far correre in pista un bolide di Formula 1.

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La realtà aumentata per far correre i bolidi Mercedes
Per innovare e ottimizzare queste operazioni, il team Mercedes ha adottato la tecnologia di realtà aumentata (AR, augmented reality) con Frontline di TeamViewer.
Con questa soluzione, “la squadra corse riesce a migliorare il banco di prova per i programmi di test, passando dall’utilizzo di disegni stampati a istruzioni in realtà aumentata in tempo reale”, spiega Steve Riley, responsabile delle Operazioni IT per il team Mercedes – Amg Petronas Formula 1.

“Tutto il controllo manuale adottato in precedenza – dal banco di prova tecnico alla documentazione –, rappresentava una fase molto dispendiosa in termini di tempo e procedure, mentre l’introduzione di contenuti virtuali animati in ‘sovraimpressione’ – che compaiono sui dispositivi e tablet dei nostri specialisti – ha permesso di velocizzare i vari processi e le attività, mostrando in modo chiaro tutte le sequenze di montaggio e di test, passo dopo passo”, rileva Riley.
Sviluppare l’AI in pista con nuove partnership
Questa tecnologia proietta i modelli Cad 3D direttamente sui componenti fisici, accelerando l’assemblaggio di ogni parte del motore e della vettura di Formula 1, e garantendo l’indispensabile precisione al millimetro.

Nei laboratori di sviluppo tecnologico e nei box di Mercedes ora non si lavora solo con la realtà aumentata di TeamViewer, ma la scuderia sta esplorando l’uso dell’intelligenza artificiale, ad esempio per l’analisi dei dati e la configurazione ottimale delle vetture. In questa direzione, di recente ha anche avviato una partnership con Meta AI.
Ingegneri, piloti e intelligenza artificiale
“I team di Formula 1 stanno valutando in modo dettagliato le varie risorse e opportunità fornite dall’AI”, sottolinea Riley, “e la nostra squadra in particolare ha già sviluppato una forte rete di partner”.

L’intelligenza artificiale è considerata “un’area di sviluppo cruciale per l’analisi dei dati anche nel mondo delle corse, e avrà un ruolo importante nel miglioramento dell’efficienza operativa e delle prestazioni in pista”.
Non si limiterà alla mera analisi di attività e operazioni, ma “sarà sempre più utilizzata per fornire approfondimenti e indicazioni su come configurare le vetture prima delle gare, e su come farle correre e manutenere durante le varie fasi di un Gran Premio di Formula 1”.







