Cambricon, azienda di semiconduttori per l’intelligenza artificiale con sede a Pechino, ha annunciato un utile di 1 miliardo di Rmb (140 milioni di dollari) nel primo semestre del 2025, contro una perdita di 533 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi hanno raggiunto 2,9 miliardi di Rmb, pari a un incremento di 44 volte rispetto al 2024.
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La spinta del mercato e il boom in Borsa
Il titolo Cambricon ha raddoppiato il proprio valore nell’ultimo mese, portando la capitalizzazione a 580 miliardi di Rmb. Mercoledì le azioni sono salite di un ulteriore 5% a quota 1.391 Rmb, sostenute dall’ottimismo degli investitori dopo che la cinese DeepSeek ha presentato un modello AI compatibile con chip domestici.

Strategia di Pechino: meno Nvidia, più chip locali
Il governo cinese ha chiesto a colossi come ByteDance e Tencent di ridurre la dipendenza da Nvidia. Se la maggior parte dei laboratori AI continua a usare le GPU americane per l’addestramento dei grandi modelli linguistici, cresce l’utilizzo di chip cinesi per la fase di inference, ossia l’elaborazione delle risposte generate dai chatbot e altre applicazioni.
Cambricon tra Huawei e nuove opportunità
Nonostante i progressi, Cambricon resta un attore minore rispetto a Huawei, con circa il 3% del mercato cinese dei chip AI, penalizzata da capacità produttiva limitata. Tuttavia, la società ha dichiarato di aver migliorato la propria piattaforma software per l’inference e punta a raccogliere fino a 4 miliardi di Rmb tramite un aumento di capitale destinato a investimenti in chip e software per il training di LLM.
La visione degli analisti
Secondo Lin Qingyuan, analista di Bernstein, Cambricon rappresenta la “migliore alternativa a Huawei”. “Continuiamo a vedere il momentum commerciale di Cambricon migliorare significativamente, poiché il mercato potenziale dei chip AI cinesi continua a crescere dopo DeepSeek e il bando sui chip Nvidia”, ha scritto in una nota ai clienti.





