Perplexity AI ha lanciato Comet Plus, un livello di abbonamento da 5 dollari al mese (incluso gratuitamente nei piani Pro o Max) che redistribuisce la maggior parte dei ricavi agli editori, per rispondere alle crescenti critiche sul fatto che sistemi di intelligenza artificiale sfruttano contenuti editoriali senza compenso adeguato.
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Le modalità di pagamento agli editori
La società ha stanziato un fondo iniziale di 42,5 milioni di dollari e garantisce agli editori l’80% dei ricavi generati da Comet Plus, trattenendo solo il 20 % per coprire i costi operativi (“compute”).
Gli editori saranno pagati quando:
- un utente visita il loro sito tramite Comet;
- i loro contenuti vengono citati nelle risposte AI;
- un agente AI (Comet Assistant) utilizza i loro contenuti per completare attività per l’utente.
Un modello di business per l’era dell’AI
Comet Plus è il primo modello di business che riflette ciò che gli utenti chiedono oggi a Internet, in un contesto in cui l’intelligenza artificiale li mette in condizione di scoprire, apprendere e fare di più.
Gli abbonati a Comet Plus ottengono accesso diretto ai siti e ai contenuti degli editori partner, possono abilitare i propri assistenti AI a completare attività su quei siti e ricevono risposte dirette basate sui contenuti di più alta qualità disponibili sul web.
Gli editori, a loro volta, diventano più utili ai lettori e agli assistenti digitali dei lettori, offrendo esperienze personalizzate sia al traffico umano sia a quello generato dagli agenti AI, garantendo che il loro giornalismo e i loro contenuti contribuiscano a un Internet migliore per gli utenti che lo richiedono.
In cambio, Perplexity redistribuisce tutti i ricavi agli editori partecipanti, trattenendo solo una piccola quota per i costi computazionali.
Comet Plus rappresenta il primo modello di compensazione che ripartisce i ricavi fra i partner in base a tre tipologie di traffico online: visite umane, citazioni nelle ricerche e azioni degli agenti. Gli editori non dovrebbero accontentarsi di meno.
La distribuzione dei ricavi riconosce infatti una nuova realtà: oggi gli utenti scelgono come vogliono consumare informazione – navigando manualmente, chiedendo risposte generate dall’AI o delegando compiti complessi agli agenti digitali.
Agli editori spetta una remunerazione che rifletta questa trasformazione.

Il contesto legale
La mossa arriva in un momento caldo sul fronte giudiziario: un tribunale di New York ha recentemente respinto la richiesta di Perplexity di annullare o trasferire la causa intentata da News Corp per violazione del copyright. In Giappone, media come Nikkei e Asahi Shimbun hanno avviato una classica azione legale chiedendo compensi multimilionari per l’uso non autorizzato dei loro contenuti.
Perché Comet Plus è strategico per editori e AI
Secondo la responsabile partnership editori di Perplexity, Jessica Chan, il modello è nato dalle richieste dirette degli editori già coinvolti nel loro programma basato sulla pubblicità. Offre una ripartizione dei ricavi più equa, allineando i compensi all’effettivo utilizzo dei contenuti editoriali.
È una proposta alternativa ai tradizionali accordi di licenza, basata su un modello “pay-per-use” direttamente correlato al valore generato.
Altre evoluzioni e contesti correlati
- Strategie pubblicitarie: Perplexity sta testando in USA nuove forme di pubblicità AI-based, come “sponsored follow-up questions”, ma rappresentano ancora meno dello 0,1 % dei ricavi.
- Partnership strategiche: nel maggio 2025, il quotidiano francese Le Monde ha firmato una partnership con Perplexity per scambio di contenuti e tecnologia AI.
Conclusione
Con Comet Plus, Perplexity propone un modello che potrebbe ridefinire i rapporti tra AI e giornalismo: compensi proporzionali all’uso reale dei contenuti, trasparenza e protezione dagli attriti legali. Resta da vedere se questo approccio sarà sostenibile e se altri player AI lo adotteranno come standard.





