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xAI e X denunciano Apple e OpenAI: ecco perché



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Le società di Elon Musk intentano una causa in Texas contro le due big tech sostenendo che la loro partnership – che integra ChatGPT direttamente nei dispositivi Apple – escluda Grok dall’App Store, violando la concorrenza. Richiesti miliardi di risarcimento mentre la battaglia legale s’infiamma

Pubblicato il 26 ago 2025



Elon Musk
Grok

Affossare la competizione: questa l’accusa con cui Elon Musk, tramite le sue società X e xAI, ha presentato una causa contro Apple e OpenAI per una presunta “collusione”.

“In un disperato tentativo di proteggere il suo monopolio sugli smartphone, Apple si è unita all’azienda che più trae vantaggio dall’inibire la concorrenza e l’innovazione nell’AI: OpenAI, un monopolista nel mercato dei chatbot generativi,” afferma la causa, che cita la partnership di Apple con OpenAI per l’integrazione di ChatGPT nei suoi sistemi.

La causa si inserisce in una lunga serie di scontri tra Musk e Sam Altman. Musk, cofondatore e co-presidente di OpenAI, ha già intentato una causa per bloccarne la trasformazione in azienda a scopo di lucro e ha presentato un’offerta non richiesta da 97,4 miliardi di dollari per acquisirne il controllo, rifiutata dall’azienda.

All’inizio di agosto, Musk aveva già accusato pubblicamente OpenAI e Apple su X, affermando che “è impossibile per qualsiasi azienda AI diversa da OpenAI arrivare al primo posto nell’App Store.”

La partnership tra Apple e OpenAI era stata annunciata lo scorso giugno, con funzionalità collaborative previste in arrivo per dicembre.

Apple e OpenAI non hanno fornito commenti immediati.

I motivi che hanno spinto Musk a fare causa a OpenAI ed Apple


Secondo l’agenzia Reuters, Apple avrebbe integrato ChatGPT su iPhone, iPad e Mac, danneggiando la visibilità di Grok nell’App Store e richiedendo miliardi di risarcimento.

The Guardian riporta che nella causa si accusano le due aziende di monopolizzare i mercati degli smartphone e dei chatbot generativi, sfruttando l’esclusività per mantenere il controllo.

El País sottolinea come l’integrazione esclusiva di ChatGPT nei sistemi operativi iOS danneggi fortemente le startup concorrenti, frenando innovazione e scelta dei consumatori.

The Verge, infine, evidenzia che Grok, pur performante, è escluso dalle sezioni di rilievo dell’App Store (“Must-Have”) dove ChatGPT invece appare costantemente.

Analisi economica e conseguenze

La causa di xAI punta il dito contro pratiche potenzialmente anticoncorrenziali, sostenendo che l’accordo tra Apple e OpenAI sfrutti la posizione dominante di Apple nel mercato smartphone per favorire esclusivamente ChatGPT. Questo scenario ridurrebbe la visibilità di concorrenti come Grok e limiterebbe il pluralismo dell’offerta AI.

La ricaduta legale potrebbe estendersi anche alla pratica dell’App Store, già sotto scrutinio per altri casi (ad esempio Epic Games). Il settore tecnologico è sempre più nel mirino delle autorità antitrust.

OpenAI non-profit
Sam Altman

OpenAI risponde bollando la causa come l’ennesima mossa di Musk in una “serie di molestie legali” nei confronti dell’azienda e del suo CEO Sam Altman.

La causa segna inoltre l’ennesima puntata dello scontro personale e professionale fra Musk e Altman, che si è intensificato dopo l’uscita di Musk da OpenAI e il suo insediamento con xAI come competitor diretto in AI.


Cosa significa da un punto di vista economico?

  • Monopolio e posizione dominante: Apple detiene un potere significativo nell’accesso ai consumatori grazie all’App Store. Questo caso potrebbe ridefinire i limiti etici e legali di tali accordi.
  • Innovazione in bilico: Se le accuse dovessero essere confermate, altre startup potrebbero vedere compromessa la propria capacità di emergere e competere, frenando il settore AI in un momento in cui la diversificazione è cruciale.
  • Effetti reputazionali e normativi: Apple e OpenAI rischiano di attirare ulteriori interventi regolatori. Per Apple in particolare, questa mossa legale può aggiungere pressione, già presente in altri contesti antitrust, specialmente in Europa.

Conclusione

L’azione legale di xAI apre uno scenario che va ben oltre uno scontro personale tra Elon Musk e Sam Altman. Rappresenta una sfida diretta al modo in cui il potere di mercato – e in particolare le piattaforme di distribuzione come l’App Store – può influenzare la concorrenza in aree strategiche come l’AI generativa. Nei prossimi mesi, la causa porterà alla ribalta importanti riflessioni normative, economiche e forse anche etiche, sulla gestione del mercato delle piattaforme e sulla tutela dell’innovazione.

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