Il centro di innovazione digitale Cefriel lancia un nuovo servizio per accompagnare le imprese e le pubbliche amministrazioni nel fare una valutazione del rischio circa l’impatto delle soluzioni basate su AI, per pianificare processi e azioni mirati a fare della tecnologia un uso responsabile e a rendere i servizi e i prodotti offerti in linea con quanto già definito dall’AI Act.
L’UE, con il primo regolamento al mondo sull’AI – che dovrebbe entrare in vigore tra il 2024 e il 2025 – andrà a regolare lo sviluppo, la commercializzazione e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale, in conformità con i diritti fondamentali e i valori della UE. Il regolamento, infatti, definisce i livelli di rischio associati all’impatto dei sistemi di intelligenza artificiale sulla vita delle persone e suoi loro diritti fondamentali.
Non avviare fin da ora le azioni volte a sviluppare awareness e valutare i rischi connessi all’utilizzo dell’AI nelle imprese potrebbe vanificare gli investimenti pianificati per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. Per questo Cefriel ha attivato questo nuovo servizio di advisory, facendo leva su una esperienza pluriennale nella valutazione del rischio legato all’adozione delle tecnologie digitali. Ad esempio, ha sviluppato – insieme a ZenaByte – il progetto AMNESIA che rileva il livello di equità delle piattaforme di intelligenza artificiale e suggerisce eventuali contromisure per mitigare i risultati. Inoltre, ha supportato attività di ricerca su trasparenza e comprensibilità dei modelli di intelligenza artificiale tramite il finanziamento di una borsa di dottorato con il Politecnico di Milano.
“L’inizio dell’iter di approvazione di AI Act – afferma Gianluca Ripa, Analytics and AI practice manager Cefriel – rappresenta un’ottima occasione per avere indicazioni pratiche sulle valutazioni etiche necessarie per l’adozione di soluzioni basate su intelligenza artificiale. In Cefriel da tempo siamo impegnati attivamente nel campo della explainability e della fairness degli algoritmi di intelligenza artificiale, nonché nella valutazione dei rischi delle tecnologie digitali. Con questo nuovo servizio mettiamo ora a fattor comune il nostro know-how, offrendo un servizio che possa aiutare i nostri clienti a utilizzare l’intelligenza artificiale con fiducia e in modo responsabile”.
Dal canto suo, Alfonso Fuggetta, AD e direttore scientifico di Cefriel, ha commentato; “In attesa che l’AI Act diventi esecutivo – le aziende devono prepararsi a fare una valutazione del rischio delle proprie soluzioni per individuare eventuali azioni correttive o di miglioramento necessarie per valorizzare al meglio gli investimenti in nuovi prodotti o servizi. Alcuni usi dell’AI saranno, infatti, considerati del tutto proibiti, mentre altri, saranno classificati come “ad alto rischio” e soggetti a obblighi specifici, nel rispetto di diritti considerati fondamentali dall’Unione europea. Per questo, abbiamo deciso di lanciare questo nuovo servizio a supporto delle organizzazioni che vogliano attivarsi sin da ora per non trovarsi impreparate fra qualche tempo.”