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Con l’entrata in vigore degli obblighi per i modelli GPAI, le aziende che operano nel settore dell'intelligenza artificiale si trovano di fronte a un regolamento che introduce nuove regole severe. Le sanzioni elevate e il controllo rigoroso sulle piattaforme AI segnano un cambiamento radicale per il settore tecnologico, con ripercussioni globali. Cosa devono fare le aziende per la compliance | | | |
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Dal 2 agosto 2025 entreranno in vigore gli obblighi previsti dall’AI Act per i fornitori di modelli di AI di uso generale. Le nuove linee guida della Commissione Europea chiariscono ambiti di applicazione, criteri tecnici, esenzioni open-source e tempistiche, per favorire un’innovazione sicura e responsabile nel rispetto della normativa europea | | | |
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L'associazione di Confindustria che rappresenta le imprese IT italiane chiede un rinvio di due anni dell’applicazione del Regolamento europeo sull'AI. L’appello, rivolto alla vicepresidente della Commissione Europea, Henna Virkkunen, durante la sua visita in Italia, sottolinea le criticità del nuovo regolamento per le PMI italiane | | | |
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Il Codice di Condotta GPAI, pubblicato dalla Commissione europea nel luglio 2025, guida l’uso responsabile dell’AI generativa. Basato sull’adesione volontaria, promuove trasparenza, tutela del copyright e gestione dei rischi sistemici. Ecco perché favorisce la conformità all’AI Act, mentre solleva critiche su innovazione e competitività, soprattutto per modelli open-source e imprese europee | | | |
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mckinsey technology outlook | | | | | |
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