Assistente virtuale per i malati di cancro: si chiama Filos ed è basato su IBM Watson

Pubblicato il 15 Nov 2018

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La collaborazione tra AIMaC (l’Associazione italiana per i malati di cancro) e Fondazione IBM Italia, da vita a “Filos”, un assistente virtuale, basato sull’intelligenza artificiale di IBM Watson, che rappresenta una delle prime applicazioni di tecnologia per migliorare l’accesso alle informazioni per i malati di cancro e le loro famiglie.

Questo progetto fa parte del programma IBM Impact Grant Program, che è una delle attività di punta nella strategia IBM Corporate Citizenship, nato nel 2010 e progettato per aiutare le organizzazioni educative e non profit, tramite consulenza e software appositamente progettati con questo scopo, a utilizzare la propria infrastruttura IT in modo più efficace , ma anche ad arricchire le proprie capacità tecnologiche e manageriali.

L’obiettivo di questo progetto è migliorare l’efficacia della comunicazione da parte di AIMaC, che ha un sito web che gode di ottima reputazione, in quanto esso viene considerato una fonte autorevole e aggiornata di informazioni sul cancro. Grazie alla tecnologia IBM Watson, il consulente virtuale potrà integrare le funzionalità del sito web fornendo ai pazienti risposte tempestive e in modo più mirato ed efficace. Il progetto consente all’Associazione di rafforzare la sua capacità di comunicare con gli ammalati, ampliando ciò che ora viene offerto alla comunità attraverso il prezioso lavoro dei suoi volontari.

L’Assistente Virtuale non è una semplice “chatbot” può essere definito il primo “operatore”, attivo H24, che consente ad AIMaC di attivare un ulteriore canale di contatto informativo con i suoi utenti in grado di rispondere tempestivamente alle richieste di informazioni attraverso la comprensione del linguaggio naturale e l’elaborazione di risposte, utilizzando la ricchezza di conoscenze preparate negli anni da AIMaC e contenute nei suoi “opuscoli” informativi.

“Ho un tumore, come posso fare per ottenere il riconoscimento dell’invalidità o dell’handicap?”. “Mio padre è in terapia per una neoplasia prostatica, come posso fare per assentarmi dal lavoro quando lo devo accompagnare a fare la chemio?”. “Ho iniziato le cure perché ho un cancro al seno, vorrei continuare a lavorare ma, per ora, non ho le forze per andare tutti i giorni in ufficio, ho diritto al part-time? Posso chiedere di lavorare da casa?”. Queste alcune delle domande più comuni che oltre tre milioni di persone a cui è stato diagnosticato un cancro fanno sul portale, senza contare i familiari che li assistono quotidianamente e che devono riuscire a gestire il loro tempo tra assistenza e lavoro.

I diritti del malato di cancro” è il volume correlato alla prima area di conoscenza preparata dagli specialisti AIMaC con cui è stato formato l’assistente virtuale. C’è stata un’enorme collaborazione tra il team di esperti IBM e lo staff di AIMaC che hanno lavorato fianco a fianco durante la progettazione del progetto e l’addestramento del sistema, che è stato formato con un numero di circa 400 enunciati. E’ stato poi sottoposto a 5 cicli di fasi di verifica-convalida-correzione.

AIMaC potrà utilizzare immediatamente la soluzione, arricchirne i contenuti, inserire le informazioni disponibili negli altri opuscoli e personalizzare l’offerta di informazioni in base ai reali bisogni degli ammalati e delle loro famiglie. Infatti, tutti gli utenti potranno interagire con l’assistente virtuale, ottenendo informazioni in tempo reale ed in modo personalizzato. La disponibilità dell’assistente virtuale, offrirà un servizio migliore ai malati di cancro e, allo stesso tempo, aiuterà AIMaC a sviluppare competenze sull’uso di tecnologie all’avanguardia.

«Aimac, attraverso il Servizio nazionale di accoglienza e Informazione in Oncologia (SION) riconosciuto dal Piano Oncologico Nazionale, ritiene che l’informazione per i malati di cancro sia la Prima Medicina. Il Volontariato Oncologico, da sempre al servizio dei malati di cancro, ha anticipato le istituzioni pubbliche e private nell’assicurare l’assistenza domiciliare, le cure palliative, la terapia del dolore e la riabilitazione per stomizzati, laringectomizzati, e donne con linfedema del braccio conseguente ad intervento chirurgico al seno. Aimac, in linea con questa tradizione, ricorre all’intelligenza artificiale per assicurarne H24 l’informazione per accedere al riconoscimento dei diritti e benefici previsti dalle leggi dello Stato. Presto l’intelligenza artificiale sarà applicata anche alla informazione H24 su nutrizione, cancro della mammella e del colon», dichiara il Prof. De Lorenzo, Presidente Aimac.

«Attraverso il programma IBM Impact Grant la Fondazione IBM Italia affianca importanti Organizzazioni non Profit per rendere più efficace la loro azione. Le soluzioni realizzate prevedono la donazione di servizi e software selezionati e sono messe a punto sulla base delle esigenze di chi ne beneficia», dichiara Angelo Failla, Direttore della Fondazione IBM Italia. «Siamo fiduciosi che la soluzione messa a punto per AIMAC contribuirà a migliorare ancora di più il sostegno che questa organizzazione offre a tutti coloro che vogliono essere informati sui diritti dei malati».

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