Nella recente comunicazione dei risultati del secondo trimestre, Klarna ha annunciato un drastico taglio al proprio organico, che potrebbe ridursi fino a 2.000 dipendenti nei prossimi anni, attraverso il ricorso all’implementazione dell’intelligenza artificiale in settori chiave come il servizio clienti e il marketing. Questa mossa, descritta dal Ceo Sebastian Siemiatkowski, si inserisce in una strategia più ampia di ottimizzazione delle risorse aziendali. Mentre la decisione di affidarsi sempre più all’AI suscita preoccupazioni sul fronte occupazionale, Siemiatkowski sottolinea come questo sia un tema che dovrebbe essere affrontato dai governi, piuttosto che dalle singole aziende.
La fintech svedese ha già ridotto la sua forza lavoro da 5.000 a 3.800 unità nel 2023. Siemiatkowski ha dichiarato al Financial Times che Klarna potrebbe impiegare solo 2.000 dipendenti nei prossimi anni, utilizzando l’intelligenza artificiale in attività come il servizio clienti e il marketing.
L’approccio di Klarna riflette una tendenza crescente nel settore tecnologico, dove l’efficienza operativa è spesso perseguita attraverso l’automazione avanzata, ponendo nuovi interrogativi sul futuro del lavoro. In sostanza, il Ceo di Klarna sembra voler dire: le imprese devono fare impresa, ossia puntare a ottenere il massimo profitto con qualsiasi mezzo (lecito), senza troppo preoccuparsi dei risvolti occupazionali, ai quali dovrebbero provvedere i governi con le politiche sociali e industriali.
I vantaggi dell’AI nei risultati finanziari di Klarna
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle operazioni di Klarna ha portato a benefici tangibili non solo grazie alla riduzione del personale, ma anche per quanto riguarda l’efficienza economica. La società ha visto un incremento significativo del reddito annuo medio per dipendente, passando da 400.000 a 700.000 dollari in soli dodici mesi. Questo aumento si riflette in una gestione più snella e in una riduzione delle spese generali, contribuendo a migliorare i margini lordi di Klarna.
Siemiatkowski puntualizza come questa maggiore efficienza permetterà all’azienda di offrire retribuzioni competitive per attrarre i migliori talenti nel campo dell’intelligenza artificiale, stabilendo un nuovo benchmark nel settore fintech per quanto riguarda la gestione delle risorse umane e tecnologiche. Il messaggio del Ceo di Klarna, in questo caso, sembra essere: avremo meno dipendenti, ma pagati meglio.
Dopo essere stato al centro della scena tecnologica europea, valutata a 46 miliardi di dollari nel 2021, il gruppo svedese ha visto la sua valutazione crollare a 6,7 miliardi di dollari nel 2022 a causa dell’aumento dei tassi di interesse e del calo dei prezzi delle azioni.
Prospettive future e IPO imminente
Mentre Klarna si prepara per una quotazione in borsa prevista per la prima metà del prossimo anno, l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla sua struttura operativa e finanziaria sarà uno dei principali argomenti di interesse per investitori e analisti finanziari. Con una valutazione che potrebbe oscillare tra i 15 e i 20 miliardi di dollari, la società mira a riconquistare la fiducia del mercato dopo il calo subìto a seguito delle sfide macroeconomiche globali. L’imminente IPO rappresenta un momento cruciale per Klarna, che cerca di dimostrare la sostenibilità della sua crescita e la validità del suo modello di business in un periodo economicamente incerto. Le scelte strategiche intraprese ora potrebbero definire il futuro a lungo termine dell’azienda nel competitivo panorama delle tecnologie finanziarie.
Guardando al futuro, l’attesa IPO di Klarna non solo simboleggia la crescita e il successo raggiunti ma segna anche una nuova era per l’azienda, pronta a confrontarsi con le sfide e le opportunità che i mercati globali offrono. In questo panorama in rapido cambiamento, Klarna sembra ben posizionata per continuare a innovare e guidare trasformazioni significative nell’industria dei pagamenti digitali.